Si chiamano “uova stregate”, ma le mangi da anni senza saperlo | Il Lazio ha la sua ricetta maledetta

Uova - www.pexels.com - Romait.it
In un paesino del Lazio si può gustare un buonissimo dolce con un nome insolito. In compenso, è decisamente delizioso.
Sul sito romatoday.it è stata riportata una notizia che sicuramente susciterà interesse in coloro che amano sperimentare nuove ricette in cucina. In realtà al centro dell’attenzione c’è un dolce tipico della tradizione di un paesino del Lazio. Pare che sia stata un’idea nata tra le mura di un monastero di clausura in Ciociaria nella seconda metà dell’Ottocento.
Andando nello specifico, si tratta del 1870 nel Monastero di clausura di Santa Maria dei Franconi di Veroli, una cittadina della provincia di Frosinone. Era un modo per le monache per trascorrere del tempo insieme e alla fine diedero questa ricetta ai fedeli che la gradirono al punto tale da diffonderla anche nei paesi vicini.
Questi dolci sono a base di uova. Fanno parte della nostra alimentazione e possono essere consumate direttamente o come ingrediente da amalgamare ad altri. I nutrizionisti le consigliano perché sono ricche di proteine, vitamine (A, B, D ed E) e minerali (ferro, fosforo, zinco e calci).
Sicuramente chi non può fare a meno di questo prodotto alimentare sarà entusiasta della ricetta. Vuoi un indizio? Non dovrai buttare il guscio! Si chiamano “uova stregate” per un motivo ben preciso. Andiamo a scoprire gli altri ingredienti e la procedura.
Uova stregate, una vera goduria per il palato
Innanzitutto bisogna aggiungere che qualcuno può valutare questa ricetta se sì è intenti a proporre a tavola un dessert particolare. A prima vista potrebbero sembrare delle uova sode tagliate a metà, ma in realtà si tratta solo di un effetto ottico ingannevole. C’è chi le prepara nel periodo pasquale e altri che approfittano di qualsiasi occasione per gustarle.
Le monache decisero di utilizzare il guscio come recipiente per poi avvolgere le uova in carta velina per aumentare l’effetto sorpresa. Una pasticceria del paese vicino ha voluto proporre questo dessert e il risultato è stato sensazionale.

Ingredienti e bizzarre curiosità
Il dolce al cucchiaio non è altro che un semifreddo piuttosto cremoso e oltre all’uovo si utilizza il latte con un pizzico di vaniglia. Il tuorlo è sostituito da una sorta di Pan di Spagna imbevuto nel liquore di agrumi. Si compone dentro il guscio dell’uovo e si crea l’effetto da trompe l’oeil.
I più curiosi vorrebbero sapere perché è stato scelto questo nome. Semplicemente qualcuno ha ironizzato sulla loro natura “ingannatrice”. Se anche a te è venuta l’acquolina in bocca corri ai fornelli, non te ne pentirai.