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Serie A corsa a tre: i temi della trentunesima giornata

L’Inter estromette dalla lotta la Juventus, il Milan rallenta mentre in coda pesante vittoria dello Spezia

Serie A, la cornice di Juventus-Inter

Serie A, la cornice di Juventus-Inter

Dopo l’amarissima sosta per le Nazionali, con l’Italia fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva, torna la Serie A per la volata finale. La giornata odierna ha sancito due verdetti, non matematici ma altamente probabili: Juventus fuori dalla lotta Scudetto e Spezia molto vicino alla salvezza.

Serie A, la cornice di Juventus-Inter
Serie A, la cornice di Juventus-Inter

L’Inter ha ragione della Juventus: Serie A corsa a tre

Nel derby d’Italia succede di tutto. Dopo 55 minuti di primo tempo e 50 di secondo, viene sancito lo stop alla serie bianconera di 16 risultati utili consecutivi in Serie A e la prima vittoria in trasferta del 2022 per l’Inter. Come da tradizione a fare discutere sono gli episodi arbitrali in una partita che, per la prestazione in campo, avrebbe dovuto premiare ampiamente la squadra di Allegri. Ma il calcio è fatto di episodi e molti di questi si sono colorati di nerazzurro.

Partita cattiva sin dai primi istanti, con la prima ammonizione a Lautaro arrivata dopo soli 100 secondi. Sia lui che Rabiot rischiano il secondo giallo più avanti, ma sono gli episodi in area a infervorare gli animi. Il contatto Dumfries-Morata, la decisione di farlo ripetere, i contatti dubbi in area nerazzurra con Vlahovic e Zakaria protagonisti. Var al centro dei punti chiave, nel bene e nel male, ma per l’Inter è il rilancio in zona Scudetto dopo molte sofferenze nell’ultimo periodo e anche negli stessi 90 minuti. Lotta da cui viene estromessa definitivamente la Vecchia Signora dopo un palo, una traversa e tante polemiche di cui questa partita, storicamente, non può proprio fare a meno. Ora per la Juventus l’ambizione è quella di tenere il quarto posto (margine al momento rassicurante sulla concorrenza) e di vincere la Coppa Italia (finale ad un passo).

Il Milan e il Napoli si porta a -1

Il Milan, alla vigilia della giornata, aveva calendario alla mano la possibilità di allungare sulle dirette rivali. Invece delle tre è stata l’unica squadra che ha perso punti: forse giocare dopo le altre ha messo ancora più pressione. Pressione diventata fretta nei minuti finali dopo una partita bloccata ma solo nei gol date le grandi occasioni da ambo le parti. Nonostante i 33 tiri totali il Diavolo si deve arrendere a un Bologna garibaldino nel primo tempo, sempre più chiuso nella ripresa. Pesano gli errori di Leao sotto porta e le parate di Skorupski su Giroud.

Vittoria dal peso specifico notevole di un Napoli molto concreto in quel di Bergamo. Gli azzurri confermano la tendenza di quest’anno che vede la Dea molto vulnerabile in casa (solo 13a per rendimento interno). Al 14′ è un rigore di Insigne a sbloccarla dopo aver revisionato più volte il contatto tra Mertens e Musso. Raddoppio su un marchio di fabbrica della banda Spalletti, ossia lo schema rapido da palla inattiva. Insigne serve Politano che gira di sinistro in porta. All’ora di gioco la testa di De Roon riapre la sfida ma a 10 dalla fine il Napoli la chiude con un contropiede avviato da Koulibaly, rifinito da Lozano e chiuso da Elmas. Il Napoli è la squadra con più punti all’attivo nelle ultime 10 giornate, difficile darla più favorita delle altre ma nel 2022 in pratica ha sbagliato solo lo scontro diretto coi rossoneri.

Roma, Lazio e Fiorentina avanzano

La Roma espugna Marassi per la seconda volta quest’anno, vince di misura sulla Samp ed è sola al quinto posto sfruttando lo stop dell’Atalanta. Una partita che sostanzia il cosiddetto “massimo risultato con il minimo sforzo” per Mourinho. Decisiva la zampata di Mkhitaryan a metà primo tempo sulla soluzione tattica del match rivelatasi vincente: fare uscire in pressing la Sampdoria e allargare improvvisamente dal lato di sinistra sfruttando Zalewski, il migliore in campo per i giallorossi. Abraham spreca da pochi passi poco dopo e poi la Roma gestisce il risultato senza troppi sussulti. Una piccola prova di maturità e solidità per una squadra che in Serie A non perde da 10 turni.

La Lazio riprende il filo post Derby, batte il Sassuolo e segue di due punti i cugini. A sbloccare la sfida al quarto d’ora è Lazzari in un primo tempo con tante occasioni da ambo le parti. Se Immobile sbaglia gol da non lui, i neroverdi si fermano al palo di Frattesi e in apertura di ripresa è Milinkovic-Savic a raddoppiare con un tocco sotto misura da calcio piazzato. A nulla è servito il gol di Traoré, perso dalla difesa biancoceleste, a 70″ dalla fine.

La Viola conferma le proprie ambizioni europee battendo nel derby toscano l’Empoli. In un match con due gol annullati (uno per parte) il tutto si decide al minuto 56. Luperto prende il doppio giallo e sul calcio di punizione successivo Nico Gonzalez schiaccia di testa per l’1-0 che non cambia più.

Centrogruppo: colpaccio all’ultimo dello Spezia

In coda, nello scontro diretto tra Spezia e Venezia, il gol di Gyasi all’ultimo minuto sa di salvezza per i liguri, di retrocessione per i lagunari. Ora gli spezzini sono a +10 dal terzultimo posto, i veneti sono ancora in lotta per la salvezza ma la quinta sconfitta di fila pesa come un macigno. Il Torino espugna Salerno e può dirsi salvo: vittoria di misura ottenuta con un rigore di Belotti, conquistato, sbagliato e poi ribattuto bene dal Gallo, in una situazione di simile a quella di Cahlanoglu.

L’Udinese mette sott’acqua il Cagliari con una cinquina. Nonostante siano i sardi a mettere il naso avanti con Joao Pedro, i bianconeri nel primo tempo prima pareggiano in mischia con Becao e poi dilagano. Nella ripresa il Cagliari spinge e attacca, l’Udinese è devastante in contropiede per tre volte. Altri due guizzi di Beto ma soprattutto il gran gol di Molina. Brutte battute d’arresto, seppur di misura, per Sampdoria e in particolare Genoa, battuto a Verona dal gol dell’ex Simeone.

Ci Piace e Non Ci Piace: Beto e Empoli

Premio di migliore a Beto, che con tre gol chiude la partita col Cagliari: torna alla rete che mancava dal 9 gennaio scorso, per un bottino che ammonta a quota 11 in Serie A. Premio malus all’Empoli, irriconoscibile in questa seconda parte di campionato. La sconfitta nel derby toscano fa ammontare a 14 la striscia di partite senza vittoria, che manca dal colpo a Napoli datato 12 dicembre. La squadra di Andreazzoli nelle ultime 10 partite ha ottenuto solo 5 punti, in fondo a questa speciale classifica insieme a squadre in difficoltà come Venezia e Salernitana. La zona retrocessione è ancora lontana ma serve uno squillo entro la fine del campionato.