Musk ha ragione: la Ue è una dittatura orwelliana che va abolita
Bruxelles frigna perché si vede paragonare al Quarto Reich: ma, tra attacchi alla libertà e genuflessione ai deliri woke e green, è sempre più simile a un’Unione Euro-sovietica
Elon Musk attacca la Ue (immagine dall’account X - ex Twitter - di DogeDesigner)
Ormai è scontro aperto tra Nuovo e Vecchio Continente, con particolare (ma non esclusivo) riferimento a Elon Musk. E anche se, nell’occasione, il casus belli è di natura prettamente economica, sbaglierebbe chi ne facesse una mera questione di vil danaro. Le radici del conflitto, infatti, sono decisamente più profonde, riguardando due Weltanschauung diametralmente opposte.

Elon Musk contro la Ue
«La Ue dovrebbe essere abolita e la sovranità restituita ai singoli Paesi». Questo, come riporta il Corsera, l’affondo dell’imprenditore sudafricano contro l’unica istituzione pseudo-democratica dove potere esecutivo e legislativo sono in mano allo stesso ente (la Commissione Europea). E dove quindi si possono emanare soltanto Regolamenti e Direttive, ma nessuna legge, perché per essere tale un atto dev’essere espressione di un organo rappresentativo del popolo.
In principio, comunque, fu la multa da 120 milioni di euro comminata a X proprio da Palazzo Berlaymont per alcune violazioni del Digital Services Act. Tra cui, come riferisce Sky TG24, il modo di contrassegnare gli account verificati, ritenuto ingannevole perché la spunta blu si ottiene dietro pagamento. Come se le carte di credito e di debito non contenessero informazioni personali che permettono l’identificazione del loro proprietario, a conferma di quanto pretestuosa sia la motivazione.

È inevitabile allora ripensare a quanto Mr. Tesla in persona aveva denunciato nel luglio 2024. Ovvero, che il Governo di Ursula von der Leyen aveva offerto all’ex Twitter un accordo segreto per censurare «discretamente la libertà d’espressione», proprio in virtù del DSA. Uno strumento in teoria concepito per combattere fake news e discorsi d’odio, nella pratica un Miniver orwelliano finalizzato a sopprimere le opinioni sgradite.

Bruxelles come il Quarto Reich
Non stupisce, quindi, che il tycoon abbia convenuto con un’utente che paragonava Bruxelles al Quarto Reich in un cinguettio, guardacaso, oscurato in Europa. E pazienza se i mandarini comunitari come António Costa, Presidente del Consiglio Europeo, come rileva l’ANSA frignano di «interferenze degli Usa». Piagnistei, en passant, estremamente ipocriti, provenendo da chi si è intromesso nelle Presidenziali americane del 2024 tentando (invano) di impedire la vittoria di Donald Trump.

Sia come sia, gli euroinomani possono piangere solo se stessi, perché il problema non è certo l’uomo più ricco del mondo. Il problema sono il bavaglio al free speech, la lettura di massa dei messaggi privati, la genuflessione alle follie green e, in generale, ai deliri woke. Ciò che, come ha ammonito l’inquilino della Casa Bianca, rischia di portare alla cancellazione della civiltà occidentale.

Dopodiché, non sappiamo se quest’ultima, come ha titolato The Telegraph, si possa salvare solo sopprimendo i Ventisette. Che sono in effetti un sintomo, laddove la malattia da curare sarebbe piuttosto l’abbandono delle radici giudaico-cristiane e dei valori non negoziabili.
In ogni caso, resta sempre la sgradevolissima sensazione di essere asserviti a una dittatura soft retta da un manipolo di burocrati non eletti. E, di fronte a questa Unione Euro-sovietica, l’unica certezza è che Musk ha ragione: e da vendere.








