Prima pagina » Interviste » “Il sogno di un’impresa”: Cerealdolci, il buon sapore di Roma

“Il sogno di un’impresa”: Cerealdolci, il buon sapore di Roma

L’avvento del digitale, i sogni da realizzare, le imprese da compiere ogni giorno. Eleonora La Marra di Cerealdolci racconta l’azienda

Eleonora La Marra, direttrice commerciale e socia Cerealdolci

Eleonora La Marra, direttrice commerciale e socia Cerealdolci

Affidabilità, puntualità e sistema logistico integrato. Sono i punti di forza di Cerealdolci, azienda Romana che fa dell’attenzione al territorio un punto di forza. Una realtà specializzata nel settore alimentare che sfrutta partnership commerciali con marchi di caratura nazionale per incrementare il proprio valore e la propria tradizione nel tempo, lasciando un’impronta, un buon sapore di Roma.

Affidabilità, puntualità e sistema logistico integrato. Sono i punti di forza di Cerealdolci, azienda romana che fa dell’attenzione al territorio un punto di forza. Una realtà specializzata nel settore alimentare che sfrutta partnership commerciali con marchi di caratura nazionale per incrementare il proprio valore e la propria tradizione nel tempo.

Cerealdolci è una realtà che ben conosce il territorio dell’area Lazio, che si prefigge di garantire a tutta la clientela una variegata disponibilità di prodotti sempre nuovi ed eccellenti, votati all’instacabile ricerca della qualità, suggellata da estrema efficienza.

Cerealdolci riesce a garantire innovazione e qualità dei prodotti attraverso nutrienti specialità che riescono a strizzare l’occhio anche ai più attuali trend di mercato. Cerealdolci è inoltre un’azienda certificata BIO e la vasta gamma di prodotti proposti, riesce a spaziare dai panificati, ai convenzionali, passando per Kosher. Una vision solida è strutturata, frutto di un lavoro preparato, qualificato e sempre garanzia di esclusivo valore.

Per la nostra rubrica, “Il sogno di un’impresa” abbiamo incontrato Eleonora La Marra, direttrice commerciale e socia dell’azienda Ceraldolci.

Eleonora La Marra, direttrice commerciale e socia Cerealdolci
Eleonora La Marra, direttrice commerciale e socia Cerealdolci

Ci racconti la sua giornata tipo…

“Innanzitutto sveglia prestissimo, alle ore 06:00. Poi, colazione con mia figlia Ginevra e via, Lei a scuola io in azienda od in visita presso qualche cliente, nel pomeriggio in azienda continue call e/o riunioni di coordinamento con i vari reparti aziendali, nonché di analisi sui più vari aspetti degli andamenti aziendali”. 

Quale tra i suoi prodotti non può mancare nelle sue giornate e perché?

“Nelle mie giornate non può mancare la mia galletta di riso senza sale ” Primae Natur”, un alimento sano, biologico e senza glutine che accompagna da sempre i miei pasti come sostitutivo del pane”.

Qual è, secondo lei, il segreto del suo successo aziendale?

“In poche parole e prima di tutto l’amore ed il credo verso il proprio lavoro, che si rinnova giorno per giorno trovando linfa anche attraverso il gioco di “squadra” che il mio Team sa esprimere contribuendo al mio successo e a quello dell’Azienda. Tutto ciò fa scattare la famosa cazzimma. Grazie a tutto questo, si affrontano le problematiche e si sviluppano le sinergie”.  

Cosa fa grande un marchio?

“La visione di un azienda nel tempo; l’identificazione attraverso una squadra di persone che sviluppano idee di prodotto e le applicano con grande determinazione”.

Quando ha capito che avrebbe fatto questo lavoro?

“Appena finito gli studi, ho da subito concentrato il mio interesse verso questo settore”.

Quanto incidono identità territoriale e salubrità degli ingredienti per mantenere alta la qualità del suo prodotto nel tempo?

“Trovo che l’identità territoriale sia fondamentale per il riconoscimento del nostro marchio e di conseguenza del prodotto, esso in ogni caso non potrà mai prescindere da uno standard di qualità elevato, perché il nostro marchio identifica proprio la Natura come elemento fondante e principale del suo essere”.

Qual è stato, se c’è stato, il momento più difficile?

“In verità momenti difficili ne abbiamo attraversato molti negli anni, ma certamente il primissimo periodo della pandemia con tutte le incertezze dovute ai contagi e pericoli sulle persone che rendevano di fatto incerto l’immediato futuro, ha rappresentato un momento di grande difficoltà. Se poi aggiungiamo ciò che è avvenuto anche subito dopo con il sopraggiungere della carenza di materie prime nel primo periodo della guerra in Ucraina ed il conseguente scatenarsi dell’inflazione, possiamo dire che questo è stato probabilmente il periodo più difficile mai accaduto”.

Cosa la rende maggiormente soddisfatto o orgoglioso?

“Proprio l’essere riuscita a superare con grande slancio questi due periodi così particolari e difficili”.

Per essere oggi un ottimo amministratore di azienda contano più i sogni che si fanno o la realtà a cui si deve aderire anche controvoglia?

“Penso che oltre che essere aderente alla realtà debba più che altro, con metodo e non con i sogni, progettare e prevedere gli scenari futuri sui quali confrontarsi, perché il presente senza futuro non ha senso”.

Cosa non deve mai mancare nella giornata di un buon amministratore di azienda?

Una certa dose di ottimismo ed un’altra di pragmatismo, in pari percentuale.”

Un desiderio che vorrebbe realizzare domattina, avendone la possibilità?

“Senza dubbio poter accelerare ulteriormente i progetti di sviluppo in corso”.

Per un corretto equilibrio, quanto tempo bisognerebbe dedicare al lavoro, quanto al riposo?

“Certamente il riposo è determinante ai fini di una buona concentrazione sul proprio lavoro, tuttavia penso che, almeno per i manager sia meglio auto-determinare il proprio tempo, puntando più alla riuscita dei propri obiettivi con la libertà di prendersi i propri spazi alla bisogna ed alla compatibilità con le necessità personali, auto-determinazione insomma”.  

Cerealdolci

In base a cosa sceglie un ristorante o un luogo destinato al relax o allo svago?

“In base alle mie conoscenze, anche familiari ed alle mie attitudini“.

Cosa avrebbe fatto se non avesse fatto questo mestiere?

“Non riesco ad immaginare nient’altro, amo il mio lavoro”.

Come immagina la sua azienda e il futuro della sua professione con l’avvento del digitale?

“La mia azienda è già molto digitalizzata, assolutamente in linea con i più moderni strumenti che la scienza a oggi ci ha messo a disposizione, tuttavia penso che la professione commerciale per i rapporti umani che la sottintendono, abbia sempre un suo futuro”.