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Energia, la svolta: l’Italia aderisce all’Alleanza Ue sul Nucleare

Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin conferma l’ingresso nell’accordo per la promozione e il finanziamento dell’atomo: ecco cosa cambia (in meglio) sia per Bruxelles che per Roma

Centrale nucleare a Grohnde, in Germania, energia

Centrale nucleare a Grohnde, in Germania (© Heinz-Josef Lücking / Wikimedia Commons)

È finalmente arrivata una prima svolta tricolore in materia di energia. L’Italia, infatti, è entrata a far parte a tutti gli effetti dell’euro-club che si propone di promuovere e finanziare lo sviluppo del nucleare. Con conseguenze potenzialmente importantissime (al netto degli immancabili deliri sulla decarbonizzazione) sia per il Belpaese che per il Vecchio Continente.

Centrale nucleare a Grohnde, in Germania, energia
Centrale nucleare a Grohnde, in Germania (© Heinz-Josef Lücking / Wikimedia Commons)

Svolta italiana sull’energia nucleare

«L’Italia aderisce ufficialmente all’Alleanza Ue sul Nucleare, dopo avervi preso parte finora in qualità di osservatore». Lo ha annunciato, a margine del Consiglio Energia lussemburghese, il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, confermando le anticipazioni di una decina di giorni fa.

Gilberto Pichetto Fratin, energia
Gilberto Pichetto Fratin (immagine dalla sua pagina Facebook)

Questa vera e propria rivoluzione, come spiega l’ANSA, segue la decisione chigiana «di presentare il disegno di legge» delega finalizzato a riattivare la produzione da fusione. Stabilendo, aggiunge il Corsera, l’operatività di piccole centrali modulari, e permettendo dunque al Governo del Premier Giorgia Meloni di bypassare gli scellerati referendum del 1987 e 2011.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (© Governo.it)

Il cambio di status, inoltre, è particolarmente significativo pure per Bruxelles perché, con l’ingresso di Roma, l’accordo annovera ora 14 Stati membri – su Ventisette. E potrà quindi perseguire con più forza i propri obiettivi, che includono il supporto a politiche pro-reattori, l’accesso agevolato agli investimenti e lo sviluppo dell’industria comunitaria.

Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Ue a Bruxelles, von der Leyen, Europa
Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea a Bruxelles (© EmDee / Wikimedia Commons)

D’altronde la Francia, che come ricorda TGCom24 fondò il sodalizio nel 2023, aveva già ottenuto l’inserimento della tecnologia nella “tassonomia verde” della Commissione Europea. E, col neo-Cancelliere Friedrich Merz, ora la Germania non ne ostacolerà più gli sforzi, pur senza rimangiarsi l’ideologica scelta di chiudere gli impianti autoctoni. Dopotutto, a volte, risolvere problemi anche complicati (tipo l’impennata delle bollette causata dalle tafazzesche sanzioni alla Russia) è questione di… un atomo.