Prima pagina » Interviste » Chef e ristoranti, 15 domande per Armando Aristarco – Ravello

Chef e ristoranti, 15 domande per Armando Aristarco – Ravello

Originario di Torre Del Greco, tra il Vesuvio e il golfo di Napoli, Armando Aristarco è cresciuto nelle cucine accanto al padre, suo chef e mentore

Armando Aristarco condisce spaghetti al pomdoro

Armando Aristarco condisce spaghetti al pomdoro

Originario di Torre Del Greco, tra il Vesuvio e il golfo di Napoli, Armando Aristarco è cresciuto nelle cucine accanto al padre, suo chef e mentore. Dopo il diploma superiore, Aristarco ha fatto esperienza in molti ristoranti d’Italia prima di arrivare come Demi Chef de Partie all’Hotel Caruso, dove ha lavorato fino al 2010. Da qui, si è spostato a Milano, Roma, in Bahrain, a Singapore e, più di recente, a Dubai.

Da poco è tornato al Caruso, A Belmond Hotel, Costiera Amalfitana dove tutto è cominciato, per riprendere in mano i sapori e i prodotti delle sue origini. Conosciamo i suoi gusti.

Terrazza del Caruso, A Belmond Hotel

Genere musicale preferito? 

Musica rock.

Squadra del cuore?

Non sono  un patito del calcio. Simpatizzo per il Napoli e poi, ovviamente, per la Nazionale.

Cosa le piace mangiare? 

Amo mangiare tutto ciò che è una novità. Quello che non ho mai provato e che mi può sorprendere e amo tantissimo i crudi di pesce.

Quale personaggio maschile o femminile inviterebbe a cena e perché?

Il grande Sly, Silvester Stallone. Sono un appassionato dei suoi film, Rocky è il mio mito, ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo di persona.

Vino bianco o rosso?

Champagne.

Cosa fa nel tempo libero?

Amo godermi la mia famiglia e trascorrere del tempo all’aria aperta.

Un collega dal quale ruberebbe una qualità che le manca?

Il mio ex collega Nayef, libanese, direttore del reparto F&B. Gli ruberei la capacità di controllare e dosare le emozioni e di calibrare l’emotività.

Nel modo di vestire quotidiano, meglio elegante o casual?

Preferisco una combinazione di entrambi: un casual ricercato ed elegante, preferibilmente Made in Italy.

Il piatto nel quale si sente imbattibile?

Nu burdell (è un piatto di pasta mista di Gragnano cotta in una zuppa di pesce e in cui è possibile trovare tra le 12 e 20 varietà differenti di pesce.

Un suo pregio e un suo difetto in cucina e nella vita?

Il mio pregio è che non mi arrendo mai. Il mio difetto è l’emotività.

Se fosse un personaggio storico sarebbe?

Einstein, adoro la matematica, il calcolo.

Una qualità imprescindibile nel suo lavoro?

Rispondo con una sola parola: dedizione.

Se non avesse fatto questo lavoro cosa avrebbe fatto?

L’ingegnere meccanico.

Cosa assolutamente non deve fare un cliente?

Far finta di sapere, di conoscere. Se non si ha conoscenza e consapevolezza, è preferibile ascoltare.

Cosa la fa più sorridere, cosa più arrabbiare?

Sorrido innanzitutto di me stesso, sono molto autoironico, è una qualità che mi riconosco. Non tollero il menefreghismo e la negligenza.

Eccolo Armando Aristarco e se volete provare la sua cucina lo trovate qui.