Bamba del mese, quando si prendono fischi per fiaschi…
Nuova puntata, in versione trigesimale, dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de “Il Giornale” Vittorio Feltri: con tre casi (più un quarto hors catégorie) da… scambisti

Bamba del mese (© Chivista / Wikimedia Commons)
Ritorna il “Bamba del mese”, versione trigesimale dell’anti-premio ideato dall’attuale direttore editoriale de Il Giornale Vittorio Feltri come ironico omaggio al meglio del peggio del recente passato. Per l’occasione, sono stati selezionati tre nuovi “casi amari”: che danno perfettamente la misura di come anche i competenti possano prendere fischi per fiaschi.

Un caso hors catégorie
Nuova edizione, quindi, del “Bamba del mese” che, analogamente alla controparte settimanale, si apre con una vicenda considerata hors catégorie per non togliere suspense alla surreale competizione. È l’epic fail in cui è incorsa la “cassandra” scandinava dell’affermazionismo ambientalista alla fine della crociera pubblicitar… cioè, umanitaria, con vista sulla Striscia di Gaza. Non tanto perché è stata espulsa da Israele, quanto perché all’arrivo in Francia, scrive il New York Post, ha finto di essere ammanettata a favor di telecamere.
D’altronde, a “incrociare le braccia” si era già abituata ai tempi della scuola, coi ridicoli scioperi climatici. Ma mai come stavolta ha fatto una figura di… Svezia!
Il “Bamba del mese”
A proposito della guerra in Medio Oriente, La Stampa ha delirato, come nota nicolaporro.it, di un centro di comando di Tel Aviv istituito sotto un ospedale. E poi ha “discretamente” rimosso il pezzo (come se non esistessero gli screenshot): forse, dopo aver capito di aver scambiato lo Stato ebraico per Hamas.

Nel frattempo Simone Inzaghi, come riporta Eurosport, è stato accolto dal club arabo dell’Al Hilal. Che però ha inserito nel video di presentazione dell’ormai ex allenatore dell’Inter una telecronaca che si riferiva al fratello Filippo: quando “Superpippo” non è solo un soprannome…

Ha fatto però di peggio l’economista Michele Boldrin, autore di un attacco via social (anche questo, successivamente quanto pateticamente, cancellato) contro il Corsera. Accusato velatamente di razzismo per aver menzionato in un articolo il Quartiere Africano, che però è semplicemente una zona di Roma dalle vie ispirate al Continente Nero.

Una gaffe che dimostra, ante litteram, come il referendum logori chi non lo passa. E si merita alcoolicamente il “Bamba del mese”.


