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Arriva Ducasse: come lo accoglieranno i migliori ristoranti di Roma?

Alcuni tra i migliori ristoratori di alta fascia della capitale commentano il prossimo arrivo di Alain Ducasse, lo chef francese più stellato al mondo

Un collage con foto degli chef Genovese, Macchia, Riccioli, Lippi, Pipero e Fonzi con Alain Ducasse

Ormai è quasi tutto definito: il prossimo autunno Alain Ducasse, firma illustre dell’alta cucina francese, lo chef più stellato al mondo, aprirà a Roma una sede del Romeo, ristorante cinque stelle lusso, di fatto gemello dell’omonimo hotel presente a Napoli.

Ducasse, l’imperatore

Considerato da molti l’imperatore della cucina francese, Ducasse mette la propria firma anche sulla capitale, di fatto, aggiungendosi all’apertura di un’altra realtà ristorativa del lusso. Parliamo del Bulgari Hotel, con il ristorante Niko Romito, in arrivo nel prossimo giugno.

Un impero di 34 ristoranti (9 bar) in tre continenti e 7 Paesi, di cui 20 insigniti di almeno una stella Michelin. Tra quelli più illustri, i tristellati Louis XV a Monaco e The Dorchester a Londra.

Un piatto dolce della cucina di Alain Ducasse
Un piatto dolce della cucina di Alain Ducasse

Una struttura esclusiva

Architetture importanti, cultura culinaria d’elite, opere d’arte che fanno da orpello raffinato a un’esperienza che sicuramente promette di continuare a sbalordire i tanti clienti attratti da un mondo incastonato in perle e diamanti di rara bellezza.

Il ristorante di Ducasse a Napoli, lo ricordiamo, si contraddistingue per la presenza di opere d’arte chic e ricercate, che portano la firma, tra gli altri, di Guttuso, Warhol, Chagall. Una struttura mozzafiato, con 74 camere e 8 piani, che verosimilmente non differirà molto da quella in apertura nella capitale nei prossimi mesi.

Alain Ducasse è brand president della guida les Collectionneurs. Si tratta di una community che riunisce albergatori, ristoratori e viaggiatori accomunati dal gusto per il viaggio. Una realtà che oggi annovera 540 strutture in 11 Paesi, 92 in Italia.

Abbiamo chiesto ad alcuni tra i migliori rappresentanti dell’alta cucina romana, stellati e non, un parere sull’arrivo del celeberrimo cuoco francese a Roma.

E se la presenza di Ducasse nel mondo della ristorazione di alta fascia nella Capitale possa in qualche modo incrementare interesse e introiti e arricchire l’immagine, la cultura e la tradizione italiana. Oppure se, al contrario, l’arrivo di uno chef così importante e che rappresenta non solo se stesso ma la migliore cucina francese nel mondo, possa in qualche modo intaccare l’identità e l’essenza della cucina italiana e proprio a Roma.

Anthony Genovese, chef del Ristorante il Pagliaccio, 2 stelle Michelin

“Credo che sia un bene per la città di Roma. Più siamo e meglio è” – afferma Anthony Genovese, 2 stelle Michelin, de Il Pagliaccio – “Detto questo, credo soltanto che ci siano tanti bravi chef italiani. Non so se è una mossa di marketing. Onestamente, non vedo il motivo per andare a cercare, con immenso rispetto per Ducasse, chef altrove. Non mi pare che in Francia chiamino chef italiani. In ogni caso, Roma trarrà benefici e crescerà sicuramente attingendo da questa ulteriore esperienza”.

Rossella Macchia, GM Epos Bistrot di Poggio Le Volpi

Rossella Macchia, Poggio Le Volpi
Rossella Macchia, Poggio Le Volpi

“Siamo onorati che Alain Ducasse abbia scelto Roma come meta prediletta per l’apertura di una sua realtà ristorativa”, dice Rossella Macchia di Poggio Le Volpi, l’azienda vitivinicola di Monte Porzio Catone (Roma). Rossella Macchia ha anche la responsabilità di Epos Bistrot, che molti definiscono il miglior bistrot di Roma, inaugurato qualche anno fa dallo chef Oliver Glowig. “Credo altresì che questa apertura possa ampliare il ventaglio di scelta per quanto riguarda la cucina nazionale e internazionale nella capitale, muovendo un indotto notevole in città e nell’hinterland. Roma ha mille sfumature sia di etnie sia di culture. La grande cucina francese a Roma potrà portare nuove sensazioni ed emozioni e non svilirà quelle italiane”.

Daniele Lippi, chef di Acquolina, 2 stelle Michelin

“E’ certamente un valore aggiunto. Anzi, aggiuntissimo” – aggiunge Daniele Lippi, 2 stelle Michelin, del ristorante Acquolina. “La Capitale si sta muovendo molto nella ristorazione e nell’hotellerie, tra l’apertura di Romeo e poi il Bulgari Hotel con Romito. E’ sinonimo di un importante ritorno d’immagine a livello internazionale per la città di Roma”.

Massimo Riccioli, chef de La Rosetta

“Diventeremo una colonia francese evidentemente, dopo la moda e le aziende vitinvinicole” – sostiene Massimo Riccioli, patron de La Rosetta al Pantheon – “Non so se possa essere un pericolo per la tradizione. Le tradizioni sono il prodotto di culture e ingredienti di un Paese. Delle sue posizioni geografiche e dominazioni. Bisogna stare attenti a non cancellare le tracce della nostra cultura, che deve difendersi e auto riaffermarsi. Abbiamo tante culture socio gastronomiche nel nostro stivale. Se noi consideriamo la nostra cultura in modo alto, e non la consideriamo nella sua più bassa espressione, ben vengano gli Alain Ducasse. E’ la più alta espressione dell’alta cucina francese. Alta anche perché loro hanno un’idea più complicata, frutto di un’alchimia tra piatto, evoluzione, tecnica, servizio e infine l’ambiente in cui si propone. Bene che Roma assuma questo aspetto internazionale. Purché non sfoci in provincialismo”.

Alessandro Pipero, patron di Pipero Roma, 1 stella Michelin

“Indubbiamente una grandissima opportunità per tutti” dice Alessandro Pipero, 1 stella Michelin, patron del ristorante Pipero Roma – “Siamo tutti felici. Sarebbe come se un calciatore si allenasse, avendo l’opportunità di condividere l’allenamento con Maradona. Finalmente potremmo assaporare la cucina di Ducasse senza prendere l’aereo”.

Umberto Fonzi, manager di Assunta Madre

Umberto Fonzi, ristorante Assunta Madre
Umberto Fonzi, ristorante Assunta Madre

“E’ un nome estremamente importante, ascrivibile in un segmento di fascia molto alta” dice Umberto Fonzi di Assunta Madre – “Farà bene alla città. Stanno aprendo anche molti alberghi di altissimo livello a Roma. Un nome come Ducasse sicuramente rafforzerà l’offerta su Roma. Non si tratta di semplice cucina francese, ma una vera e propria varietà di tecniche innovative”.