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Un’estate da incubo sulla Roma-Lido: viaggiare è diventata una prova di sopravvivenza

Sulla linea ferroviaria per Ostia, tra guasti tecnici e climatizzatori poco funzionanti, viaggiare è un incubo quotidiano per migliaia di utenti

Roma Lido disservizi

Un’estate da incubo sulla Roma-Lido: viaggiare è diventata una prova di sopravvivenza. Mentre Roma tocca i 35°C e oltre, chi ogni giorno si affida alla ferrovia per Ostia deve affrontare non solo le alte temperature, ma anche un sistema di trasporto ormai al limite. Guasti improvvisi, treni fermi, attese di mezz’ora e, soprattutto, l’assenza di aria condizionata a bordo: questo è il ritratto di una linea ferroviaria strategica ma profondamente in crisi.

La tratta, oggi ribattezzata “MetroMare”, collega Ostia con Porta San Paolo, è da sempre una linea fondamentale per lavoratori, studenti e turisti, ma negli ultimi anni è diventata sinonimo di disagi e frustrazione, e durante l’estate le cose, se possibile, vanno anche peggio.

Treni fermi e caos a Porta San Paolo

Il 15 giugno un’interruzione dovuta alla caduta di rami sulla linea, un evento casuale, ma che ha messo in ginocchio la circolazione per diverse ore, poi il 24 giugno, l’ennesimo guasto ha bloccato il servizio. A Porta San Paolo, tre treni fermi in stazione e centinaia di passeggeri lasciati sotto il sole, senza alcuna informazione utile. Chi saliva su un convoglio, non sapeva se e quando sarebbe partito. Le comunicazioni ufficiali? Rarissime. I canali social dei gestori – Astral e Cotral – sono troppo spesso silenziosi.

In molti casi, i pendolari sono rimasti fermi per oltre mezz’ora in banchina. “Parlate di miglioramenti, ma noi viaggiamo sempre peggio”, scrive un lettore esasperato. E, in effetti, la realtà quotidiana sembra smentire i comunicati ufficiali che parlano di lavori, nuovi treni e progetti per il futuro.

Caldo estremo, treni roventi

Uno dei problemi più gravi riguarda i climatizzatori fuori uso. I treni CAF, in servizio sulla linea, stanno registrando numerosi guasti agli impianti di raffreddamento, le carrozze diventano vere e proprie fornaci mobili, con passeggeri costretti a viaggiare in condizioni critiche e i finestrini sigillati impediscono ogni ricambio d’aria, mentre i treni della serie MA200 stanno avendo problemi alle porte, come segnalato dall’Associazione TrasporTiamo.

«Meglio il traffico che vedere mia figlia svenire su un treno rovente», ha denunciato una madre. E non si tratta di un caso isolato: le segnalazioni sui social si moltiplicano, con utenti che si chiedono se abbia ancora senso affidarsi a una linea così instabile.

Al momento, il servizio è garantito solo da tre treni CAF funzionanti, più un vecchio MA200 che viene utilizzato nelle ore meno calde, troppo poco per una linea che dovrebbe trasportare migliaia di persone ogni giorno.

Il punto dolente: la manutenzione dei treni della Roma-Lido

Alla base dei problemi, ci sarebbe anche la gestione della manutenzione dei treni, da quanto si apprende, fino a oggi gli interventi sui climatizzatori sono stati affidati ad ATAC tramite un appalto interno presso il deposito di Magliana. Ma la situazione è destinata a cambiare.

Dal 30 giugno, Cotral ha annunciato ufficialmente l’avvio di un intervento straordinario, affidato a un nuovo operatore privato. L’obiettivo, secondo il comunicato diffuso, è completare la revisione degli impianti entro luglio, per restituire aria fresca a bordo e una maggiore affidabilità del servizio.

Il servizio sostitutivo non basta

Nel frattempo, per tamponare l’emergenza, è stato predisposto un servizio di navette bus: 6 mezzi in sosta a Porta San Paolo e 4 a Cristoforo Colombo, ma anche qui, fino ad ora, sono emerse criticità: gli autobus utilizzati per tamponare le crisi, sono modelli Gran Turismo, che hanno capienza limitata e tempi di salita e discesa molto lenti.

Cotral, resasi conto della situazione, ha preso immediate contromisure, pianificando un servizio stabile di navette integrative. Ora si dovrà monitorare la reale efficienza di questo servizio.

Una linea strategica, ma dimenticata

Eppure la Roma-Lido – o MetroMare – non è una linea secondaria. È l’unico collegamento rapido su ferro tra il litorale romano e il centro città, ed è utilizzata ogni giorno da lavoratori, studenti e turisti.

Negli ultimi tre anni, da quando la linea è passata sotto la gestione di Astral e Cotral, sono stati annunciati diversi miglioramenti, tra cui la cadenzazione del servizio ogni 20 minuti, ma, come abbiamo avuto modo di vedere, basta il guasto a uno o due treni per mandare tutto in tilt.

Finché non arriveranno i nuovi convogli Titagarh Firema, al momento previsti per i prossimi mesi, il servizio resterà fragile e inadeguato alle esigenze di chi lo utilizza.

Un banco di prova per la mobilità sostenibile

La vicenda della Roma-Lido solleva una questione più ampia: quanto è credibile puntare sulla mobilità sostenibile, se il trasporto pubblico non è in grado di offrire un’alternativa valida all’auto privata?

Nel pieno di un’estate rovente, mentre si parla sempre più di transizione ecologica e riduzione dell’inquinamento, i pendolari si ritrovano in treni fermi, roventi e inaffidabili.

Un quadro che non può più essere considerato “normale” e che merita attenzione non solo da parte dei gestori, ma anche delle istituzioni.

Per restare sempre aggiornati sui problemi – e le speranze – del trasporto pubblico romano, vi invitiamo a visitare Odissea Quotidiana, il blog che ogni giorno racconta dal vivo le sfide dei pendolari, con notizie, approfondimenti e testimonianze dirette da chi la città la vive davvero.

Andrea Castano – Odissea Quotidiana