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STOP bici a Roma: multa da 650€ se non vai a piedi: il divieto estivo fa infuriare i ciclisti | Proteste in strada

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Non puoi usarla più - pexel - romait.it

Non ti conviene prendere la bici, ti fanno 650 euro di multa. Tanto vale andare a piedi, risparmi un sacco di soldi

Non si può più andare in bicicletta. Almeno non ovunque. È quello che si sono sentiti dire negli ultimi giorni centinaia di cittadini romani, ciclisti abituali o semplici appassionati delle due ruote.

In una città soffocata dal traffico, con l’aria irrespirabile e il caos che regna sovrano, uno dei pochi gesti di civiltà, scegliere un mezzo sostenibile come la bici, sembra essere diventato un comportamento da sanzionare. E con forza.

Le proteste aumentano, le segnalazioni si moltiplicano. E in tanti si chiedono: è ancora possibile pedalare liberamente a Roma? La bicicletta, si sa, è economica, non inquina, non fa rumore. Ma soprattutto permette a chi vive in città di evitare ingorghi, ritardi, multe da ZTL e stress quotidiano.

Eppure, in questi giorni, a Roma sembra che chi pedala debba fermarsi. Tornare a camminare a piedi. Perché le multe, reali e pesanti, stanno piovendo con frequenza crescente. E chi non rispetta la nuova disciplina rischia fino a centinaia di euro di sanzione.

La comodità delle due ruote in città

Anche nella capitale, la bicicletta è una delle poche alternative valide all’automobile privata. I mezzi pubblici spesso sono insufficienti o in ritardo. Il traffico congestionato è un incubo quotidiano per chiunque abbia un orario da rispettare.

La bici, invece, consente spostamenti rapidi, regolari e soprattutto non inquinanti. Eppure, anziché promuoverla, sembra che si cerchi il modo per scoraggiarla.

Il paradosso si fa ancora più evidente se si guarda alle buone pratiche delle grandi metropoli europee. In città come Amsterdam, Berlino o Parigi, la bicicletta è un mezzo incentivato dalle istituzioni. Si realizzano piste, si progettano corsie dedicate, si modificano le regole del traffico per favorire chi pedala. Roma invece sembra andare in direzione opposta. E questo nonostante i dati sull’inquinamento dell’aria e l’insostenibilità del traffico cittadino.

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Ti multano – pexel – romait.it

650 euro di multa

Nel tratto urbano del Tevere, ad esempio, molte persone hanno ricevuto contravvenzioni da parte della polizia fluviale per aver usato la bici lungo la banchina. Una zona che da anni è frequentata da runner, famiglie, cittadini a passeggio ma anche da chi, per abitudine o necessità, la percorre in bici. Un tratto che, paradossalmente, era stato per lungo tempo utilizzato quasi come una pista ciclabile naturale, data l’assenza di auto e il fondo in cemento.

Secondo quanto riportato da RomaToday, nelle scorse settimane sono state elevate multe anche da 50 a 650 euro. La notizia ha fatto il giro dei social, generando indignazione e incredulità. Il sito riferisce che il tratto interessato si trova nel cuore della capitale, all’altezza di ponte Sisto, ed è frequentato da decine di ciclisti ogni giorno. Alcuni di loro hanno raccontato di essere stati fermati senza alcuna informazione preventiva, senza cartelli di avviso visibili, e sanzionati con cifre anche elevate. I vigili hanno giustificato le multe con il divieto previsto dal regolamento, ma in molti si chiedono se non sia il caso di aggiornare quelle regole e adattarle a una città che ha disperato bisogno di mobilità sostenibile, non di ulteriori ostacoli.