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Una canzone di Claudio Baglioni evoca la storia di Donato 78 anni

C' è una canzone di Claudio Baglioni che mi commuove ogni volta che l'ascolto e tra i numerosissimi successi dell'artista, è tra quelle che amo di più, s'intitola: I Vecchi. "I vecchi anima bianca di calce in controluce, occhi annacquati dalla pioggia della vita, i vecchi soli come i pali della luce e dover vivere fino alla morte che fatica". Già, proprio così, i vecchi, questi vecchi che danno fastidio, "chiusi in cucina se viene qualcuno, i vecchi non li vuole nessuno, i vecchi da buttare via". I vecchi, questi vecchi che si ritrovano persi per strada senza sapere come, dove, quando e perchè, questi vecchi confusi e ingannati dalla loro stessa vecchiaia, senza colpa alcuna e senza potersi difendere da essa. E' una storia triste, come tante altre vicende, occorsa a Donato Mattoscio, 78 anni, residente nella zona Trionfale di Roma, scomparso nel parco dell'Insugherata, una zona vastissima caratterizzata da ettari ed ettari di campagna. Non vedendolo rincasare a distanza di alcune ore, i suoi familiari, assai preoccupati, si sono rivolti ai Carabinieri della locale Stazione. I militari, coadiuvati dai Vigili del fuoco, stanno scandagliando l'intera area interessata, anche con l'ausilio di apparecchi Gps. La vecchiaia può essere ingannevole, infida. Può manifestarsi all'improvviso, a 78 anni o anche meno, molto meno, magari quando per gli altri o per se stessi si è ancora giovani di spirito, quando la carta d'identità è da considerare una cosa da ridere. Molte scomparse, purtroppo, hanno origine da dinamiche come queste: imprevedibili e maligne. In circostanze simili, come quella descritta nella vicenda appena raccontata, gli accordi e le parole del brano di Baglioni, raccontano una volta di più la vita e il suo travaglio, come direbbe Eugenio Montale e mi risuonano nel cuore struggenti e profonde. "I vecchi cuori di pezza, un vecchio cane e una pena al guinzaglio confusi inciampano e brontolando se ne vanno via".
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