Prima pagina » Rubriche » Ultim’ora – Il Governo toglie il TFR: hai lavorato tutta la vita e adesso non ti rimane un centesimo | Richiedilo tutto prima di questa sentenza

Ultim’ora – Il Governo toglie il TFR: hai lavorato tutta la vita e adesso non ti rimane un centesimo | Richiedilo tutto prima di questa sentenza

Italiano preoccupato - Romait.it

Italiano preoccupato - www.pexels.com - Romait.it

Ci dovrebbero essere delle novità per quanto riguarda la questione delle pensioni. Qualcuno resterà sicuramente a bocca aperta per la proposta fatta da chi è competente in materia.

Il TFR, acronimo di trattato di fine rapporto, è noto anche come liquidazione. Si tratta di una porzione di retribuzione che viene data al lavoratore dipendente differita alla cessazione del rapporto di lavoro. Non tutti sanno che nacque il 21 aprile 1927 all’interno del testo della Carta del lavoro.

“Nelle imprese a lavoro continuo il lavoratore ha diritto, in caso di cessazione dei rapporti di lavoro per licenziamento senza la sua colpa, a un’indennità proporzionata agli anni di servizio. Tale indennità è dovuta anche in caso di morte del lavoratore”, ecco cosa si può leggere nell’articolo 17 del testo menzionato.

A partire dal 3 aprile 2015 fu stabilito che i lavoratori dipendenti avessero la possibilità di farsi liquidare sullo stipendio una parte del TFR e quest’operazione è passata alla storia come “TFR in busta paga”. Secondo quanto riportato sul sito fanpage.it, pare che i sottosegretario Claudio Durigon della Lega è intervenuto per far  ritoccare delle regole.

Della faccenda sono inclusi coloro che appunto ricevono il TFR. L’obiettivo è introdurre un meccanismo di flessibilità e coloro che potranno usufruirne devono rispettare determinati requisiti. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

La pensione potrebbe essere anticipata? Ecco la verità

Claudio Durigon si è lasciato volentieri intervistare dei microfoni del Corriere della sera e ha annunciato che si sta lavorando su una proposta e pare che ci siano ottime possibilità che venga accolta. Al centro della questione ci sono quelli che vogliono andare in pensione prima del tempo.

“Vogliamo estendere la possibilità volontaria di andare a 64 anni con 25 di contributi, ora prevista per chi sta nel sistema contributivo, a tutti i lavoratori, quindi anche a quelli che hanno cominciato prima del 1996 e stanno nel sistema misto”. Inoltre è stato aggiunto che sarà introdotta una novità.

Anziano - Romait.it
Anziano – www.pexels.com – Romait.it

Accesso alla pensione prima del previsto

“Usare anche il TFR presso l’INPS come rendita per raggiungere la soglia minima di pensione pari a tre volte l’assegno sociale che dà accesso alla pensione a 64 anni”. Questo significherebbe permettere al lavoratore di poter lasciare il posto di lavoro quando vuole senza l’obbligo di completare gli anni che gli spettano.

Qualcuno potrebbe dire che il lavoratore potrebbe rimetterci così la liquidazione, ma Durigon è stato chiaro sulla faccenda: “È una possibilità per chi vuole, ma non ha una pensione sufficiente per uscire prima di raggiungere questo risultato, utilizzando il TFR. Si amplia così l’accesso alla flessibilità”.