TEATRO A CIELO APERTO – Qui film come “Ben‑Hur” e “Il Marchese del Grillo” sono stati girati tra le rovine: a un’ora da Roma | Un luogo unico e magico

Il borgo di Monterano è stato utilizzato più volte come set cinematografico - Romait.it - foto Canva
A poca distanza dalla Capitale si cela uno dei set cinematografici più suggestivi e naturali dell’intera Regione Lazio.
Da tempo scelto come set cinematografico, l’affascinante borgo romano può essere considerato un vero e proprio teatro a cielo aperto. Nonostante sia poco conosciuto da un punto vista turistico, ha rappresentato il luogo di ambientazione perfetto per alcuni dei film più iconici di sempre.
Basti pensare a Il Marchese del Grillo, la nota pellicola del 1981 che ha visto come protagonista l’amatissimo Alberto Sordi. La medesima bellezza paesaggistica la si può ammirare anche nel capolavoro americano Ben-Hur e nel remake datato 2016.
Ma cosa rende Monterano, questo il luogo del paesino, così attrattivo e speciale? Per scoprirlo bisogna risalire alle sue origini e immergersi nella sua storia. Non a caso vanta un soprannome alquanto mistico e unico: la città fantasma.
Monterano, “il borgo che non c’è”
Ormai disabitato, il borgo laziale rappresenta un set perfetto, ma non è solo questo che l’ha reso tale. Collocato su un’altura di tufo immersa circondata dai Monti Sabatini e i Monti della Tolfa, Monterano possiede numerose qualità. Di origine etrusca, nel tempo il paese è stato dominato da varie popolazioni, fino ad arrivare al Medioevo, quando il suddetto è passato da una famiglia nobile all’altra.
L’ultima è stata quella degli Altieri, di cui faceva parte anche Papa Clemente X, che arricchì l’area con decine e decine di opere architettoniche e scultoree realizzate da Bernini. Dopo la sua morte però, il borgo ha cominciato a vivere un periodo di forte decadenza, culminato con un’epidemia di malaria, che portò al suo abbandono definitivo.

Uno scenario surreale e ricco di storia
Nonostante non ospiti più alcun residente, Monterano offre splendide attrazioni, tra cui la Cattedrale di Santa Maria Assunta, risalente al XII secolo e costruita per sostituire la più antica omonima cattedrale. Degna di nota è anche la Chiesa di San Bonaventura, progettata da Bernini su ordine della famiglia Altieri. La struttura è composta da un’unica navata con due cappelle laterali.
Non lontano si trova il Castello Ducale, anche chiamato Castello Orsini-Altieri, che presenta un’alta torre in muratura a pianta quadrangolare. Successivamente fu aggiunta una cinta muraria insieme a delle torri cilindriche. Anche qui c’è lo zampino del celebre scultore e architetto, che modificò la facciata principale e aggiunge quella che oggi viene chiamata Fontana del Leone in quanto dominata da una statua dell’animale.