Taglia XL? Niente premio, qui pagano solo i magri | Il Bonus DIETA fa discutere il Lazio e parte la rivolta

Il Bonus dieta è un contributo economico rivolto ai lavoratori affetti da sovrappeso o obesità - Romait.it - foto Canva
Da ora essere in sovrappeso o obesi sul posto di lavoro può costarvi caro da un punto di vista economico: arriva il controverso bonus.
Molto presto milioni di dipendenti avranno la possibilità di usufruire del tanto discusso Bonus DIETA. L’obiettivo principale è quello di ridurre le problematiche di peso tra la popolazione e le conseguenze sulla salute che possono derivare dai chili di troppo.
Tale proposta non è di certo passata inosservata sollevando numerose polemiche, soprattutto tra i lavoratori che non avranno la possibilità di percepire il contributo di natura economica. Infatti coloro che saranno in grado di perdere abbastanza peso riceverà uno stipendio più alto.
Quindi, oltre alla tredicesima e alla quattordicesima ci sarà la possibilità di ottenere un ulteriore premio elargito sotto forma di aumento in busta paga. Ma a quanto ammonta esattamente la somma? E cosa accade se si riprendono i kg persi?
Un premio in busta paga basato sul proprio peso
L’idea del Bonus basato sulle calorie che si ingeriscono regolarmente, proviene da un’azienda che si occupa delle produzione di magneti, situata a Chengu, uno degli innumerevoli capoluoghi della Cina. La Chengdu Galaxy, questo il suo nome, ha pensato di incentivare la perdita di peso promettendo un salario più elevato per tutti i lavoratori che riescono nell’impresa.
Ma chi può partecipare all’iniziativa? Semplice, i dipendenti in sovrappeso o obesi, ovvero quelli che presentano un Indice di Massa Corporea (BMI) superiore a 24. Tuttavia il premio in denaro svanisce qualora si siano ripresi i kg persi. Nel frattempo però diversi dipendenti hanno fatto cassa: l’azienda finora ha sborsato un totale di 24 mila euro.

La drammatica situazione nel Paese
L’iniziativa dell’azienda cinese nasce da una crisi di peso che si sta riscontrando ormai da diversi anni in Cina, ed è sempre più preoccupante. Basti pensare che oggigiorno quest’ultimo conta oltre 400 milioni di adulti in sovrappeso o obesi. Un dato che mette il Paese asiatico al primo posto della classifica mondiale.
Ancora più drammatica è la situazione tra i bambini e gli adolescenti. Nel 1982 il tasso di obesità raggiungeva solo lo 0.2%, mentre nel 2018, si è arrivati rispettivamente all’11,1% e al 7,9%. Come se non bastasse, le proiezioni future non promettono nulla di buono: entro il 2030 circa il 70% degli adulti e il 31% dei bambini potrebbe essere affetto da obesità.