Non così distante da Roma si nasconde una PICCOLA GERMANIA | È ormai la meta di tutti i turisti, ogni giorno se ne perde il conto

La piccola Germania - Fonte Instagram @geosergio81 - Romait.it
Una piccola realtà nei pressi della capitale italiana ha una storia davvero unica nel suo genere. Lì accadde l’inaspettato in tempi passati.
Il Lazio ha tanto da offrire, ma non tutti sanno che ogni angolo racchiude in sé un valore immenso. Non è solo il Colosseo, la Basilica di San Pietro, i Musei Vaticani e tanto altro ancora. Ci sono anche i borghi, ovvero quelli che rientrano nella categoria dei più belli in assoluto.
Civita di Bagnoregio è famosa come “la città che muore”, Nemi per la Sagra delle fragole, Caprarola per la Sagra delle nocciole e Castel Gandolfo per essere la meta estiva dei papi. Ovviamente la lista è immensa.
Sempre nei pressi di Roma esiste un luogo etichettato la “piccola Germania” perché alla base c’è un motivo ben preciso. Sicuramente gli appassionati della storia e della letteratura sapranno il motivo.
Il tutto risale al Medioevo, poco prima della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Solo chi ha studiato bene tra i banchi di scuola ricorderà un dettaglio.
La piccola Germania si trova in Italia e non tutti ne sono a conoscenza
Il borgo in questione è abitato da 8.513 abitanti ed è attraversato dall’Aniene. È anche caratterizzato dalla presenza di un bosco di faggi e buona parte del suo territorio è compreso nel Parco Naturale Regionale Monti Simbruini. In seguito a degli scavi archeologici sono stati ritrovati i resti della residenza dell’imperatore Nerone. Alcuni di essi, come il ritratto di un efebo, sono custoditi dal Museo Nazionale Romano.
Tra i luoghi di interesse spiccano senza dubbio il Monastero di Santa Scolastica, la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e la Cattedrale di Santa Scolastica. Per quanto riguarda le architetture civili, c’è la Rocca abbaziale e tra le aree naturali rientra il Parco Naturale Regionale menzionato prima. Inoltre non tutti sanno che quest’anno il borgo è stato nominato capitale italiana del libro. Molti avranno capito di quale si sta parlando.

Una piccola realtà del Lazio con una grande storia
La piccola Germania non è altro che Subiaco e molti si chiedono perché venga chiamata così. In realtà nel 1465 è avvenuto un episodio di portata nazionale e il Monastero di Santa Scolastica ha fatto da sfondo. In poche parole due allievi di Gutenberg, Sweynheym e Arnold Pannartz, installarono nella struttura religiosa la prima tipografia e con la nuova arte della stampa a caratteri mobili stamparono il primo libro della penisola italiana.
Successivamente furono stampate delle copie del De Oratore di Cicerone e il De Civitate Dei di Sant’Agostino. La Biblioteca del Monumento Nazionale del monastero ha circa 200 manoscritti e in totale, tenendo conto dei volumi acquistati in un secondo momento, conta 150.000 volumi! Una vera ricchezza per la cultura del popolo italiano.