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Spiagge senza bagnini in Italia, allarme sicurezza: rischio chiusura stabilimenti?

Lidi senza guardiacoste: a causa dell’interruzione brevetti durante la pandemia ma forse incide anche il Reddito di cittadinanza

bagnino, spiaggia

Molti stabilimenti balneari in Italia lamentano la mancanza di bagnini per i loro lidi ma all’appello non risponde nessuno. E con l’inizio di stagione estiva e temperature oltre la media questo può significare mancata apertura degli stabilimenti. Il sindacato balneari di Confcommercio denuncia che da nord a sud delle coste dello stivale mancano all’appello almeno 3-4 mila guardaspiaggia. Si tratta di una percentuale compresa tra il 30 e il 40 per cento dei bagnini che servirebbero a livello nazionale.

Dei 5175 chilometri di costa sottoposti a controllo, sui 7375 chilometri di costa italiana, ben 4969 chilometri di costa sono balneabili, pari ad una percentuale del 96 %. Si tratta di un settore che da lavoro a tutta la nostra penisola.

bagnino spiaggia

Spiagge senza bagnini in Italia: carenze nel Lazio e Campania

Un problema molto serio spiega il Messaggero, considerato che per poter accogliere i clienti ogni stabilimento deve poter garantire (in media) un assistente bagnanti ogni cento metri di arenile. Per correre ai ripari, nel Lazio si stanno perfino organizzando corsi gratuiti per formare bagnini last-minute. “Con il lockdown il rilascio dei brevetti si è interrotto. Senza nessuno che sorvegli le coste, molti stabilimenti ora temono di non poter aprire”, spiega Marzia Marzoli, vicepresidente regionale Sib.

Pochi bagnini anche in Campania, secondo il Sib, “mancano 2.500 bagnini su circa 1.200 stabilimenti”. “Nelle aziende a gestione familiare, aggiunge il gestore di un Bagno a Posillipo, si cerca di rimediare mettendo al lavoro un parente”.

Ma qual è il motivo di questa carenza di lavoratori? “Tanti giovani chiedono di non lavorare nel weekend, cioè nei giorni in cui ne avremmo più bisogno. Anche il reddito di cittadinanza incide molto, ma non spiega da solo questo esodo dal lavoro”.