ULTIM’ORA – Se ti ammali nel Lazio rischi grosso: tagli, attese e caos | In questi giorni stacci il più lontano possibile o rischi grosso

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Da un punto di vista salutare gli abitanti del Lazio potrebbero avere dei problemi. Andiamo a scoprire tutto senza tralasciare nulla.
Il Lazio è una delle regioni più note dell’Italia per il suo patrimonio artistico-culturale concentrato per lo più nella capitale. Basta pensare che una delle tappe più famose è senza dubbio il Colosseo e un’altra è la Basilica di San Pietro.
Per non parlare dei paesaggi immersi nel verde che permettono agli amanti della natura di scoprire luoghi davvero incantevoli. Eppure anche in questo caso c’è un lato negativo.
Sul sito romatoday.it sono state riportate delle informazioni importanti per la salute dei cittadini del Lazio. Da un lato ci sono delle svolte positive mentre dall’altro lato non mancano delle problematiche che possono preoccupare una determinata categoria di persone. C’è stata la possibilità di dare un’idea chiara della faccenda grazie a dei dati ottenuti dal Nuovo sistema di garanzia.
Si tratta di uno strumento che permette di monitorare la situazione sanitaria in tutte le regioni italiane puntando soprattutto sui Lea (Livelli essenziali di assistenza), cioè servizi che devono essere erogati in forma gratuita. La situazione del Lazio ha lasciato qualcuno a bocca aperta.
Settore sanitario del Lazio, ecco cosa c’è da sapere
Quando qualcuno si sente male e il proprio medico non è disponibile si reca in ospedale. Nel Lazio sono venute fuori delle criticità inerenti a parti cesarei in strutture che hanno circa 1.000 pazienti in un anno. Leggermente migliore è la percentuale degli interventi di tumore maligno al seno che vengono eseguiti i reparti dove si svolgono più o meno 135 interventi in un anno.
Ci sono anche delle tensioni per quanto riguarda il calo della copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per la dose contro il morbillo, la rosolia e la parotite! Sicuramente chi ha una prole non riesce a nascondere la propria preoccupazione. Tuttavia c’è qualcosa che sta migliorando nel corso del tempo.

Un margine di miglioramento in alcuni ambiti
L’area distrettuale indica degli indicatori al di sotto della soglia di sufficienza. Uno di questi è quello di decessi e malattie cardiovascolari a distanza di pochi mesi da un episodio di ictus ischemico. A seguire c’è l’assenza di farmaci molto richiesti nel mercato e anche l’emergenza degli anziani che non sono autosufficienti e non possono contare su un trattamento socio-sanitario residenziale.
In compenso le persone di una certa età hanno la possibilità di effettuare un test di screening di primo livello per cervice uterina, colon-retto e mammella. Inoltre c’è anche un miglioramento “per la percentuale di prestazioni garantite entro i tempi della classe di priorità B in rapporto al totale di prestazioni di classe B”.