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Smog Roma, CNR: “Il provvedimento migliore è il trasporto pubblico efficiente”

“Le vetture, ci spiega, rappresentano solo un terzo delle polveri sottili che intossicano l’atmosfera”

Quest'anno il blocco delle auto, ripetuto per 5 giorni consecutivi nella Capitale, è diventato un caso politico e una polemica social, come ormai avviene per qualsiasi provvedimento. Abbiamo chiesto alla dirigente del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) Cinzia Perrino, massima esperta italiana in questo settore, di spiegarci cosa sta succedendo a Roma, cosa rischiamo e cosa possiamo fare per la nostra aria e l'atmosfera, da cui non possiamo uscire o prescindere. Un'intervista che riguarda davvero tutti noi.

“Ciò di cui tutti parlano e di cui ci si sta occupando sono le polveri atmosferiche, in particolare le cosiddette Pm10 che sarebbero tutte quelle particelle più piccole di 10 micrometri di diametri, un millesimo di millilitro. Per queste polveri esistono dei limiti di leggi, previste in Europa e in Italia, che non devono essere superati. Quando questi limiti vengono superati si va in procedura di infrazione e si devono pagare delle multe. Questi limiti sono di due tipi: uno è la media annuale, pari a 40 microgrammi per metro cubo e a Roma non viene superato ormai da dieci anni. L'altro invece, è un limite giornaliero ed è su questo che ci sono delle criticità: questo limite che è invece 50 microgrammi per metro cubo la comunità europea ci permette di superarlo massimo 35 giorni all'anno. Nel corso di un anno quindi, dal 1 gennaio al 31 dicembre, ci possono essere superamenti di concentrazione al massimo per 35 giorni. Noi ci troviamo ai primi di febbraio e abbiamo già 22 giorni di superamento. Ma è anche vero che non dobbiamo preoccuparci di tutti i dieci mesi che ci attendono, ma solo di quelli invernali, perché questo problema si presenta in inverno, quando il sole è troppo debole per avere un effetto di diluizione di queste particelle nocive. Da marzo a ottobre non ci sono infatti quasi mai superamenti. Le concentrazioni dipendono da quanti inquinanti vengono riversati all'atmosfera ma anche da quanto il vento e la pioggia ci aiutano a ripulire l'atmosfera. D'estate il calore del sole come una pentola in ebollizione aiuta a rimescolare l'atmosfera. I moti convettivi però, in inverno non agiscono. Ora l'atmosfera è ferma, senza pioggia ne vento”

 

Quali sono le condizioni atmosferiche in questo momento a Roma?

“Le condizioni atmosferiche di quest'anno sono state anomale anche per via delle condizioni meteorologiche, a novembre per esempio, è piovuto davvero spesso. Nel mese di gennaio è piovuto pochissimo e le concentrazioni sono salite moltissimo. Ciò rende abbastanza probabile sfiorare questi 35 giorni. La situazione non è rosea in tal senso”.

Le iniziative dei sindaci, in particolare a Roma, in che misura sono efficaci?

“I sindaci, essendo responsabili della salute dei cittadini dopo un certo numero di giorni di concentrazioni sopra i 50, prendono dei provvedimenti. Questi provvedimenti hanno a che fare con traffico e riscaldamenti. Il provvedimento sul riscaldamento non ha modo di essere controllato e non ci si può contare come metodo per ridurre questi agenti nocivi. Però qual è il problema per quanto riguarda invece il blocco dei veicoli: le polveri che si trovano nell'atmosfera, non vengono tutte dalla circolazione dei mezzi. Dal traffico proviene circa il 30%-50% delle polveri; quindi grandi successo non possiamo averne. Una parte delle polveri viene infatti dal suolo e una dal mare. Le polveri del suolo, le quali vengono risollevate da ogni mezzo in movimento, anche un carro a cavalli e che quindi niente hnnoo a che fare con i motori. In ogni caso sono molto meno nocive. E poi le polveri che provengono dalle coste, dal mare, da cui Roma non è lontana”.

Lavare le strade è un'azione rilevante in questa situazione?

“Il lavaggio delle strade serve principalmente ad abbattere le particelle grandi che così non vengono risollevate ma non è un provvedimento risolutivo e neppure duraturo”.

Qual è un provvedimento valido e concreto?

“Incentivare l'utilizzo delle biciclette (e Roma mi rendo conto che non è territorialmente facile) attrezzando la città con piste ciclabili, andare a piedi, offrire mezzi pubblici rapidi ed efficienti per dare un'alternativa ai cittadini per spostarsi”.

 

In foto la direttrice del CNR Cinzia Perrino

 

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