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Serie A: Napoli a +5, giornata no di Milan e Lazio

Partenopei alla 13a vittoria di fila, Atalanta seconda, squilli di Roma, Inter e Juventus. Super Torino e Salernitana

Con la sua tripletta, Victor Osimhen porta il Napoli sempre più in vetta in Serie A

La 12a di Serie A porta con sé diverse sorprese prima di tre scontri diretti di alta classifica, previsti per il prossima weekend. In mezzo la fine dei gironi europei: sarà una settimana che emetterà le prime sentenze delle big del nostro campionato.

Serie A: Napoli inarrestabile vola a +5 sull’Atalanta seconda

Il tassametro del Napoli continua a correre, con la 13a vittoria di fila tra Serie A e Champions League. Complice stop altrui sono 5 punti di vantaggio sulla seconda in classifica, l’Atalanta da affrontare sabato prossimo. Potrebbe arrivare il primo vero strappo del campionato, anche perché il Napoli è inarrestabile allo stato attuale. L’ennesima riprova sul malcapitato Sassuolo, annichilito già nel primo tempo sotto i colpi  di Osimhen (doppietta) e Kvaratskhelia (un gol e due assist). Sul finale di partita anche il terzo gol personale del nigeriano: ora testa a Liverpool.

L’Atalanta torna al secondo posto con 27 punti, riprendendosi dal ko contro la Lazio. Lo fa sconfiggendo 2-0 l’Empoli al ‘Castellani’. Buone notizie per Gasperini il rientro di Zapata e il gol, il primo stagionale, di Hateboer, secondo lo spirito offensivo dei quinti un po’ perso quest’anno finora. L’Empoli rimane in partita con il solito Vicario, che para un rigore a Koopmeiners, ma nella ripresa la Dea raddoppia. Merito ancora una volta di Ademola Lookman che a mezz’ora dalla fine si porta a spasso l’intero difesa toscana in mezzo all’area e poi trova l’angolino più lontano. Ora per i bergamaschi la possibilità di avvicinare la testa della classifica nella classica sfida “prima contro seconda”, da giocare col pubblico a favore alla ricerca di quella che attualmente sembra una mission impossible.

Milan e Lazio: giornata no

Il Milan incappa in una serata no a Torino, al netto dei meriti granata, e si approccia alla sfida decisiva col Salisburgo con qualche dubbio in più. Dopo qualche trasferta vinta in maniera sofferta (come Genova, Empoli e Verona) arriva lo stop fuori casa dopo quasi un anno (in Serie A l’ultimo ko era datato 20 novembre 2021 a Firenze). Torna il lato oscuro di Leao, che si mangia due gol nei primi minuti e viene sostituito all’intervallo. A decidere l’1-2 del Torino tra il 35’ e il 37’ firmato Djidji (colpo di testa) e Miranchuk (errore grave di Gabbia). Serata opaca anche per Theo Hernandez e Origi, ma nemmeno De Ketelaere e Rebic da subentrati, hanno migliorato la situazione con il Diavolo tornato in partita grazie ad un guizzo (contestato) di Messias, senza però avvicinarsi al pareggio.

A proposito di serata no, anche la Lazio cade in maniera abbastanza insospettabile. Soprattutto dopo un ottimo primo tempo, con il gol del vantaggio firmato da Zaccagni sul finale dopo varie occasioni non concretizzate (come il palo scheggiato da Pedro poco prima del gol). Dopo un minuto della ripresa Vecino da 5 metri tira addosso a Sepe: lì la partita viene ribaltata e alla Lazio non va più bene nulla. Dopo pochi minuti arriva il pareggio salernitano con una perla dell’ex Candreva; a metà ripresa il sorpasso firmato da Fazio (ex Roma); il potenziale pareggio gettato alle ortiche ancora da Vecino; l’ammonizione di Milinkovic-Savic che, diffidato, salterà il derby; l’1-3 in ripartenza di Dia. 40 minuti da incubo che relegano Sarri al quinto posto in classifica e la fine di un’imbattibilità durata oltre 600 minuti.

Bene Roma, Inter e Juventus

La Roma non sbaglia a Verona e si riprende il quarto posto approfittando della sconfitta dei cugini, da affrontare la prossima giornata nel derby. Contro l’Hellas ultimo in classifica viene fuori una partita rognosa contraddistinta da Dawidowicz nel bene e nel male. Il polacco in 10 minuti prima segna e poi si fa espellere a causa di un intervento scriteriato su Zaniolo, il quale pareggerà i conti poco dopo. Nonostante la superiorità numerica prolungata i giallorossi la portano a casa solo nel finale con i cambi e soprattutto col 18enne Volpato, autore del gol dell’1-2 e dell’assist per l’1-3 di El Shaarawy. Vittoria preziosa che rimette in quota la Roma alla vigilia di una settimana importante: prima del derby la sfida da vincere col Ludogorets per andare ai playoff di Europa League

Approfittando dei risultati negativi delle rivali, torna a prendere quota anche l’Inter, che si sbarazza della Sampdoria e archivia la quarta vittoria di fila in questa Serie A. Tutto facile con i blucerchiati: prima la testa di De Vrij, poi l’ennesima timbratura stagionale di Barella. Controllo perfetto su lancio di 50 metri di Bastoni e destro mortifero per la terza marcatura consecutiva in campionato. Chiude il punteggio la cavalcata di Correa, che dopo 50 metri palla al piede scarica il destro all’angolino. Due gol pregevoli e Inter che guadagna terreno.

Discorso simile per la Juventus. Dopo una mezz’ora sonnolenta i bianconeri, più con la forza dell’orgoglio (e della gioventù) che delle idee, riescono a venirne a capo a Lecce, accelerando e creando occasioni dalla fine del primo tempo in poi. Alla fine a decidere l’asse dei baby appena entrati in campo: Iling per Fagioli che da fermo mette a segno un colpo da biliardo di destro che bacia il palo ed entra al minuto 73. La Juve non convince, fatica, ma in fin dei conti il Lecce fa un solo tiro in porta, quello di Hjulmand che all’88′ prende il palo. Vittoria sofferta ma anche meritata, con un clean sheet importante: insospettabilmente la squadra di Allegri è la miglior difesa della Serie A.

Centrogruppo: super Salernitana e Torino

Fiorentina corsara al Picco di La Spezia, con il gol al 90′ di Cabral. La Viola risale lentamente la classifica, così come sta scendendo l’Udinese, che non sa più vincere dopo le fantastiche prime giornate. Con lo 0-0 di Cremona sono 4 partite di fila senza vittorie mentre per il momento è la salva la panchina grigiorossa di Alvini, che però non ha ancora vinto in questo ritorno della Cremonese in Serie A. Anche la Salernitana risale, con il blitz di un secondo tempo perfetto a Roma, rimontando la Lazio. Ora la squadra di Nicola è nella parte sinistra della classifica. Da sottolineare anche la prova del Torino, che batte meritatamente un Milan spento ed è al nono posto. Vittoria importante del Bologna a Monza: la squadra di Thiago Motta rimonta i brianzoli e si porta a quota 13.

Ci Piace e Non Ci Piace: Victor Osimhen e Maurizio Sarri

Al premio di migliore, suggellando il periodo d’oro del Napoli, mettiamo Victor Osimhen. Il Napoli spettacolare di fine settembre/inizio ottobre viveva dei gol di Raspadori e Simeone, con il dubbio che con il rientro di Osimhen potessero esserci problemi per il nigeriano a ritrovare la maglia da titolare. Invece dopo l’infortunio in quattro partite (di cui solo due da titolare) sono arrivate sei segnature. Eloquente.

Il peggio lo diamo ancora una volta alle dichiarazioni di Sarri, che ha voluto surriscaldare il clima, già di per sé rovente, nella settimana che porta al derby contestando l’ammonizione di Milinkovic-Savic che porterà alla squalifica del serbo per la stracittadina di domenica prossima. C’è modo e modo di criticare una decisione arbitrale, di certo la migliore non è inneggiare velatamente a qualche tipo di complotto et similia.