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SCOPERTA NEL LAZIO – Viene alla luce il labirinto degli antichi romani: è il più grande del mondo e merita una visita

Labirinto - Romait.it

Labirinto - Fonte www.pexels.com - Romait.it

Una bellezza a cielo aperto vale la pena di essere ammirata da cima a fondo, soprattutto da coloro che non riescono a fare a meno di una bevanda.

Roma è sempre una fonte di sorprese e non smette mai di stupire! Essendo una grande città, ospita non solo i residenti, ma anche i turisti che ogni anno animano le strade assetati di conoscenza. 

Qualcuno sostiene che non sia sufficiente una settimana per visitarla del tutto, dunque è consigliabile recarsi nella capitale più di una volta. In questo modo si possono scoprire realtà meno conosciute, ma non di certo meno importanti.

A tal proposito occorre allontanarsi dal centro della città per andare alla ricerca di aree incantevoli, immerse nel verde assoluto.

A tal proposito è venuta alla luce una realtà tanto amata perfino dai romani nel periodo di massimo splendore della Caput Mundi.

Esiste un luogo paradisiaco poco distante dalla capitale

Sul sito gamberorosso.it è stata riportata la notizia di una sorta di labirinto che ha origini antichissime ed è proprio lì che viene prodotto uno dei vini migliori nel nostro territorio.

Di questo luogo ne hanno parlato Orazio e Plinio, chiaro segno che ha davvero un grande passato alle spalle. E’ collocato tra i comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta. Inoltre ci ha pensato lo studio di architettura del paesaggio Fernando Bernardi a mettere in pratica ciò che è venuto in mente alla famiglia Carpineti.

Vigneto - Romait.it
Vigneto – Fonte www.romatoday.it – Romait.it

Un’opera d’arte a cielo aperto ti aspetta

L’Azienda Agricola Biologica Marco Carpineti ha voluto proporre la costruzione del labirinto di vigna più grande del mondo con i suoi 80 metri di diametro e quattro ingressi! Sarà inaugurato i primi di giugno, anche se a Vinitaly 2024 ha fatto una presentazione in formato digitale. Il vigneto, circondato da boschi con mare in lontananza, è stato reso più accogliente e dedito alla tradizione. Non è solo una questione di estetica, ma questo labirinto è stato realizzato per favorire la maturazione dell’uva e per la gestione gli altri frutti.

È un’opera di Land Art a cerchi e spirali, il tutto avvolto con movimenti ad onde che cullano coloro che si addentrano. “Il labirinto è metafora del percorso della vita che ognuno di noi svolge cercando di trovare la strada per il raggiungimento dei propri sogni, della propria visione e realizzazione”, ecco cosa è stato riportato dai proprietari. Qui sono piantati il bellone, l’abbuoto e nero buono, ovvero delle varietà riscoperte dall’azienda molto apprezzate in epoca romana.