Buche sull’asfalto, se rompi una gomma ti risarciscono anche 10.000€: adesso lo Stato è tenuto a riempirti di soldi | Domnde attiva ora

Asfalto - Romait.it - Pexels
Non ci crederesti mai, ma adesso ti pagano quanto devi per quelle buche che hai preso. Lo stato c’è finalmente.
L’inverno è il momento in cui la sicurezza stradale viene messa più alla prova. Strade ghiacciate, pioggia, nebbia, e soprattutto quell’obbligo che ogni automobilista conosce bene: catene da neve o pneumatici invernali. La legge parla chiaro: dal 15 novembre al 15 aprile, è obbligatorio circolare con equipaggiamento adeguato alle condizioni meteo.
L’obbligo però non vale ovunque: le regioni e i singoli enti possono decidere i tratti stradali dove serve. Se vedi il cartello blu con la ruota incatenata, non puoi far finta di niente. Se ti beccano senza catene, né gomme invernali, scatta la multa e in alcuni casi puoi anche essere bloccato.
Ma attenzione: montare le catene solo nel bagagliaio non basta. Devi saperle montare, e in caso di necessità farlo sul posto. Le gomme invernali, invece, se hanno codice di velocità adeguato, sono la soluzione più comoda. Ricorda che con gomme estive e fondo innevato, l’auto può diventare una saponetta a quattro ruote.
Un po’ di dati
Secondo le statistiche dell’ACI e di alcune compagnie assicurative, una fetta significativa degli incidenti stradali è legata a pneumatici usurati, sgonfi o non idonei alla stagione. Si parla di circa il 20% degli incidenti in condizioni meteo avverse.
Le gomme lisce o datate riducono l’aderenza e aumentano lo spazio di frenata anche del 40%. E in una frenata d’emergenza, quei pochi metri possono fare la differenza tra una scivolata e uno scontro. Anche la pressione errata influisce sulla tenuta. Morale della favola: controllare le gomme non è solo una buona abitudine, è un salvavita.

Il risarcimento di 10.000 euro
Quifinanza.it ha diffuso le informazioni. Cadere in una buca può fruttarti fino a 10.000 euro. Se l’incidente, che sia a piedi o in auto, avviene su strade pubbliche, marciapiedi o piazze maltenute, puoi chiedere il risarcimento all’ente responsabile: comune, ANAS, città metropolitana o azienda appaltatrice. Per esempio, se finisci con la ruota in una buca e danneggi il cerchione, puoi chiedere il rimborso al comune. Se invece inciampi in un marciapiede dissestato e ti sloghi la caviglia, hai diritto a farti pagare le spese mediche, oltre al danno biologico.
Ma serve documentazione: foto, testimoni, referti medici. C’è un però: se sei tu ad aver avuto un comportamento imprudente, il risarcimento può saltare. Se cammini guardando il cellulare e cadi in una buca gigante, la colpa potrebbe essere tua. Se corri al supermercato ignorando il cartello “pavimento bagnato”, idem. Anche l’uso improprio di spazi, come le scale riservate al personale, può renderti colpevole al 100%.