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Sanremo 2023, Salvini: “Egonu non faccia la tirata, Mattarella si è svagato”

Al festival di Sanremo 2023 arrivano le prime polemiche da parte del Ministro Salvini, che non fa mistero delle sue insofferenze sugli ospiti

Matteo Salvini

Matteo Salvini

In piena settimana del Festival di Sanremo 2023 arriva, immancabile, la posizione di Salvini che non ha trovato opportuno il monologo di Benigni sulla Cosituzione, non ha fatto mistero dell’insofferenza per l’intervento (poi sostituito da una lettera affidata ad Amadeus) di Zelesky e la storica presenza del Presidente Mattarella. Ma ha già pronto anche un suo pensiero per il monologo che porterà sul palco Paola Egonu.

Sanremo 2023, Salvini su Egonu

Paola Egonu? “Spero non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti”.

Così il ministro delle Infrastrutture e i Trasporti, Matteo Salvini, intervistato da Rtl 102.5. Il ministro si riferisce all’intervista rilasciata per Vanity Fair proprio alla vigilia della sua presenza all’Ariston. La pallavolista non si nasconde e ammette senza giri di parole del razzismo che l’accompagna da sempre e della sua preoccupazione se un giorno dovesse diventare madre, per come verrebbe trattato dalle persone se dovesse essere di pelle nera.

Sanremo 2023 le parole di Salvini su Mattarella

Inopportuna, a quanto pare anche, anche la presenza alla prima del nostro capo dello Stato. “Se Mattarella ha scelto di andarci, ha diritto di svagarsi anche il presidente della Repubblica. Poi la stoccata alle parole di Benigni “Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il Festival di contenuti extra-festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro“. Insomma, la presenza del Presidente è incasellata come un gesto a livello personale e non istituzionale.

Eppure la storica presenza alla prima di Sanremo del capo dello Stato è legata soprattutto alla celebrazione dell’entrata in vigore della nostra Costituzione. Che però, sempre secondo il ministro Salvini, non ha bisogno di essere difesa. E neppure ricordata a quanto pare, con tanti saluti per le vecchie idee sul fatto che la televisione di Stato debba anche essere “educativa”.

Salvini: “Sabato vedo un film non Zelensky”

“Per molti italiani è un momento complicato, che non ci sia la presenza di Zelensky non mi dispiace – prosegue Salvini tornando sul caso legato al presidente dell’Ucraina -. Portare la guerra in mezzo ai Cugini di Campagna mi sembra veramente fuori luogo“. E sull’ipotesi di ascoltare il messaggio che verrà letto da Amadeus, Salvini dichiara: “Quando la legge? Io sabato sarò con i miei figli, non penso mi chiedano di ascoltare la lettera di Zelensky a Sanremo. Ci guarderemo un film”.

Amadeus non pare per nulla scalfito dalle polemiche di Salvini, tanto che in conferenza stampa ironicamente afferma: “Sono quattro anni che se la prende con il Festival: basta non guardarlo”. E augura al Ministro di guardare un bel film sabato.