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Roma, un nuovo volto per Testaccio: il progetto

Dall’aumento dello spazio pedonale al riassetto delle strade, passando per l’aumento di parcheggi: un progetto da 59 milioni di euro

Testaccio

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Prende corpo e vita il masterplan per la riqualificazione di Testaccio, uno dei rioni storici più amati e vitali di Roma. Il documento, frutto di un lavoro congiunto tra le università La Sapienza e Roma Tre, arriva in giunta con l’intento di restituire qualità dello spazio pubblico a residenti, studenti, visitatori e operatori culturali, mantenendo intatto il carattere polifunzionale che da sempre distingue questo pezzo di città.

Nuovo rione Testaccio, il piano

Il piano, articolato in oltre cento pagine, prevede interventi diffusi e integrati, per un valore stimato di quasi 59 milioni di euro. Al centro della proposta c’è l’idea di un “arcipelago pedonale”, un sistema coerente di spazi dedicati alla mobilità dolce e alla socialità, che si innesta sul tracciato urbano esistente senza snaturarlo.

L’obiettivo più visibile riguarda l’aumento dello spazio pedonale, che crescerà del 38%, insieme a un deciso rafforzamento del verde urbano con l’inserimento di 480 nuove alberature. Circa un terzo dello spazio pubblico esistente (32%) sarà oggetto di rigenerazione, attraverso interventi che puntano a ridisegnare le sezioni stradali, introdurre diverse gradazioni di pedonalità e integrare elementi per l’inclusione e la sosta, specie per le persone con disabilità.

Questa riorganizzazione della viabilità interna punta a ridurre l’impatto del traffico e a favorire un uso più equilibrato dello spazio, mitigando gli effetti delle “isole di calore” e migliorando la qualità della vita nel quartiere. L’assetto pianeggiante del territorio e la sua conformazione a direttrici parallele favoriscono l’implementazione di percorsi continui e accessibili.

Nuovo Testaccio, il rapporto con il Tevere

Uno degli snodi strategici è il rapporto tra la città e il Tevere. Il masterplan mira a valorizzare l’area dell’Emporium e a rinsaldare il legame tra la riva del fiume e la parte urbana, con il ridisegno e l’ampliamento di piazza dell’Emporio. Qui si concentra un intervento di ricucitura urbana di grande rilevanza simbolica e funzionale.

Il progetto prevede anche la rinaturalizzazione del tratto fluviale all’altezza del Villaggio Globale, e un miglioramento dell’accessibilità al Campo Boario. Quest’ultimo è destinato a diventare una vera e propria cerniera tra il verde del Tevere e la Città delle Arti, il grande polo culturale e formativo che sta nascendo nell’ex Mattatoio.

Un progetto che ha già attirato l’attenzione internazionale: durante la sua ultima visita a Roma, re Carlo III ha mostrato particolare interesse per il destino dell’ex Mattatoio, riconoscendone il potenziale culturale.

Nuovo Testaccio, la riapertura del monte e la trasformazione di via Zabaglia

Tra gli interventi più attesi e simbolici figura la riapertura di Monte Testaccio, il monte artificiale formato da frammenti di anfore romane, oggi visitabile solo in occasioni straordinarie. Il piano prevede la riapertura dell’ingresso storico su via Zabaglia e la creazione di altri due accessi, corredati da impianti di risalita per garantire l’accessibilità universale.

Si punta anche al recupero dei percorsi disegnati dall’architetto Raffaele de Vico e alla creazione di un punto panoramico sulla sommità del monte, da cui godere di una vista a 360 gradi sul rione e oltre.

Un altro punto focale del masterplan è la trasformazione di via Nicola Zabaglia in un boulevard alberato, con pista ciclabile integrata. Oggi questa arteria presenta un assetto discontinuo e frammentato; l’intervento mira a conferirle un’identità coerente e un ruolo centrale nella rete dei percorsi urbani.

La situazione parcheggi e la riorganizzazione delle strade

Non meno complesso è l’intervento previsto su piazzale Ostiense, uno snodo nevralgico del trasporto romano dove convergono otto strade, la metro B, la ferrovia Roma-Lido, la stazione Ostiense e numerosi capolinea di bus e tram. L’area, attualmente tra le più congestionate della città, sarà oggetto di un intervento di riorganizzazione radicale.

L’obiettivo è duplice: da un lato razionalizzare i flussi veicolari e restituire continuità tra la Piramide Cestia e Porta San Paolo (separate da un bombardamento nella seconda guerra mondiale), dall’altro restituire spazio alle persone, ampliando le superfici pedonali e favorendo l’intermodalità.

Per ridurre la pressione della sosta in superficie e allo stesso tempo aumentare gli spazi verdi, il piano prevede la realizzazione di due parcheggi interrati. Il primo, da 200 posti, sorgerà a Campo Testaccio, il secondo in largo Dino Frisullo, con una copertura trasformata in area verde, in continuità con la Città delle Arti.