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Roma, tram e metro in cantiere: il punto sui progetti di mobilità della Capitale

Dalle nuove linee tranviarie, alla manutenzione delle vecchie, fino ai treni della metro B: l’assessore Patané illustra lo stato dei progetti di mobilità della Capitale

Autobus, linea tram

Il trasporto pubblico di Roma sta vivendo da mesi una fase di profonda trasformazione: tram e metropolitane, due colonne portanti della mobilità urbana, sono al centro di un ampio piano di interventi che, tra ritardi, ostacoli tecnici e nuove forniture di mezzi, dovrebbe cambiare il volto della rete nei prossimi anni. A fare il punto è stato l’assessore alla mobilità Eugenio Patané, intervenuto in commissione mobilità con un aggiornamento sullo stato delle opere in corso.

Il Tram a Roma: nuove linee e manutenzioni

Sul fronte tranviario, l’assessore ha ribadito l’impegno a rafforzare e ampliare la rete. Un obiettivo simbolico sarà il nuovo capolinea della linea 19, previsto per il 2026 in via Barletta, nel quartiere Prati. La scelta non è casuale: questa fermata si collegherà in futuro a nuove linee inserite nel PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), come la Barletta-Clodio e la tramvia della Musica, che potrebbero diventare un naturale prolungamento del 19.

Ma non ci sono solo nuovi tracciati. Già questo autunno scatteranno importanti interventi di manutenzione dei binari su tratti storici come Celio, Piramide e Galeno. Lavori necessari che richiederanno la sospensione temporanea del servizio, con inevitabili disagi per i passeggeri.

Quanto ai nuovi mezzi, il cronoprogramma commissariale resta confermato: entro fine 2026 arriveranno i primi 25 tram CAF Urbos, su un totale di 60 già contrattualizzati e 121 previsti dall’accordo quadro. Il primo prototipo dovrebbe essere consegnato entro dicembre e messo in servizio nei mesi successivi. A seguire, tra il 2026 e il 2028, entreranno in linea altri convogli, con una media di due mezzi operativi al mese.

Le nuove linee tranviarie a Roma

Quattro sono i progetti più rilevanti, ciascuno con caratteristiche e difficoltà diverse:

  • Togliatti – I lavori, avviati da tempo, hanno subito rallentamenti a causa della presenza di sottoservizi non censiti e dei conseguenti extracosti. Una trattativa con il consorzio appaltatore sembra aver sbloccato la situazione, e il cantiere procede per macro tratte. L’obiettivo è concludere entro giugno 2026, con l’inaugurazione in autunno.
  • Tiburtina – Qui le aree di cantiere sono già state consegnate. Restano da completare bonifiche belliche e indagini archeologiche, ma la fine lavori è fissata al 31 dicembre 2026.
  • Termini-Tor Vergata (TTV) – La linea ha ricevuto il via libera con il PAUR e potrà andare a gara. Il costo stimato è salito a 330 milioni di euro, ma i fondi saranno recuperati dal definanziamento della funivia Casalotti-Battistini. L’aggiudicazione è attesa per la primavera 2026, mentre la conclusione dei lavori è prevista a fine 2029.
  • Termini-Vaticano-Aurelio (TVA) – È il progetto più complesso. Ritardi nella progettazione, difficoltà nello spostamento dei sottoservizi e la necessità di intervenire sull’acquedotto del Peschiera hanno reso il cronoprogramma incerto. ACEA dovrà rafforzare l’infrastruttura con un camerone in calcestruzzo, con lavori stimati in almeno due anni. L’unica tratta al momento autorizzata è la Giureconsulti-Porta Cavalleggeri, mentre il futuro delle altre rimane sospeso.

Metro B: verso la normalità

Se il fronte tranviario è dominato dai cantieri, quello della metropolitana B guarda invece al ritorno a una piena efficienza.

Con un breve short, l’Assessore Patanè ha spiegato che, dopo anni difficili, segnati da un servizio ridotto al minimo nel 2023, la linea sta lentamente risalendo la china, per esempio, nei giorni scorsi erano in servizio 26 treni sui 30 disponibili, un numero vicino allo standard ordinario che prevede 27 convogli in linea.

Il ritorno dei treni dalla revisione generale e, soprattutto, l’arrivo dei nuovi treni Hitachi, 36 in totale, dovrebbe consentire un salto di qualità nei prossimi anni. L’obiettivo è arrivare a una flotta di 45 convogli complessivi, per garantire una frequenza di tre minuti nel tratto centrale e sei sulle diramazioni. Una prospettiva che potrebbe finalmente restituire stabilità a una delle linee più utilizzate dai romani.

Chi desidera seguire più da vicino l’evoluzione di questi cantieri e avere aggiornamenti continui sul trasporto pubblico romano può visitare il blog Odissea Quotidiana, che ogni giorno racconta notizie, analisi e approfondimenti sulla mobilità della Capitale.

Andrea Castano – Odissea Quotidiana