Roma, per i 150 anni della Carmen grande successo al Tempio di Venere
Un concerto che fonde grande musica e riflessione sul femminicidio. Sul palco orchestre, cantanti lirici e pop, e un monologo di Cesare Bocci.

colosseo - pexel - romait.it
Nel marzo del 1875, la Carmen di Georges Bizet esordiva all’Opéra Comique di Parigi in un clima gelido, accolta da critiche feroci e da un pubblico sconcertato. Nessuno avrebbe immaginato che quell’opera – destinata a segnare la storia del teatro musicale – sarebbe divenuta un caposaldo del repertorio lirico mondiale. Né tantomeno che il suo autore sarebbe morto, appena tre mesi dopo, senza sapere che la sua Carmen avrebbe attraversato i secoli.
Carmen, l’opera è stata attualizzata
A 150 anni da quel debutto amaro, Roma rende omaggio al compositore francese in un luogo altrettanto carico di storia: il Tempio di Venere, all’interno del Parco archeologico del Colosseo. Il concerto-evento La Grande Musica tra Lirica e Pop ha celebrato Bizet e il suo capolavoro, trasformando la serata in un momento di arte e riflessione civile.
Il Maestro Pasquale Menchise, ideatore e direttore artistico dell’evento, spiega così il cuore del progetto: «Volevamo rendere omaggio a Bizet, ma anche attualizzare la sua opera. Carmen muore per mano dell’uomo che diceva di amarla. È femminicidio, e oggi più che mai dobbiamo parlarne».
Un pensiero condiviso anche dal deputato Paolo Trancassini, presente in platea: «La cultura può e deve farsi veicolo di temi urgenti come questo. Il femminicidio è un fenomeno dilagante e dobbiamo lavorare tutti, anche attraverso l’arte, per combatterlo».
Carmen, partecipazioni e ospiti illustri
L’evento ha visto la partecipazione di due formazioni orchestrali: l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno e l’Orchestra 131 della Basilicata, che hanno saputo attraversare generi diversi con disinvoltura. Il programma ha mescolato alcune delle più celebri arie di Carmen – dall’iconico “Habanera” al “Canto del Toreador” – con incursioni nel pop e nel musical: da Romeo e Giulietta a Skyfall, da Il Padrino alla struggente The Prayer di Andrea Bocelli e Céline Dion.
Una serata dal respiro crossover, come l’ha definita il soprano Alma Manera, tra i protagonisti della serata accanto al tenore Piero Mazzocchetti, a Maria Vidal, Alessandro Fantoni e Loredana Ferrante.
A scandire la musica, anche la parola: l’attore Cesare Bocci, ospite della serata, ha interpretato un monologo intenso e diretto, dedicato alle vittime di violenza di genere. Un momento che ha scosso il pubblico, ponendo al centro dell’attenzione il dramma umano dietro la cronaca.
In platea, centinaia di spettatori e volti noti della cultura e della politica – tra cui Maria Elena Boschi, Pino Quartullo e Margherita Romaniello – hanno applaudito una serata che ha unito l’emozione della grande musica alla forza di un messaggio civile.