Addio rider, non ti consegneranno più cibo d’asporto: stava diventando troppo pericoloso | Da oggi vai tu a prenderti il mangiare

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Probabilmente ci saranno dei problemi con i rider, dunque potresti valutare un’idea di recarti di persona a ritirare il cibo ordinato. Ecco come stanno le cose.
Non tutti sanno che in italiano il termine “rider” ha sostituito “ciclofattorino” e indica un lavoratore che fa delle consegne a domicilio spostandosi con cicli o motocicli. E c’è ancora dell’altro: si tratta di uno pseudoanglicismo e significa “cavaliere”. Questo dimostra che dietro a qualsiasi cosa c’è un mondo che vale la pena scoprire.
Di solito il rider lavora per un impresa che gestisce piattaforme online per la consegna a domicilio di cibo e tra questi si possono menzionare principalmente Glovo, Just eat e Deliveroo. Ciò fa intendere che l’ordinazione avviene tramite un’applicazione mobile o una pagina del sito web.
In seguito il rider più vicino a te riceve la notifica e in poco tempo effettua la consegna. Chi è interessato di solito manda la candidatura online e c’è un colloquio telefonico nella maggior parte dei casi. Il rider deve essere munito di un mezzo di trasporto proprio e di uno smartphone e il gioco è fatto.
Nel periodo della pandemia i rider hanno lavorato parecchio, dunque già solo per questo meritano rispetto per il loro operato. Sono diventati dei lavoratori essenziali sia per le imprese che per le singole persone e a tal proposito qualcuno ha pensato a un supporto economico che possa gratificarli.
Un bonus per i rider? La verità è del tutto inaspettata
Sul sito quotidianopiu.it è stata riportata una notizia che sicuramente sarà di gradimento per questa categoria di lavoratori. Il Governo non si tira indietro quando si tratta di aiutare i cittadini italiani e per questo motivo ha proposto una serie di supporti economici, meglio noti come bonus, per assicurare uno stile di vita dignitoso.
In questo caso non è stata fatta eccezione per i rider, ma ci ha pensato qualcuno altro. Per loro è stato realizzato un bonus perché negli ultimi anni le elevate temperature stanno mettendo a dura prova chiunque, a prescindere dall’età e dal sesso. Andando nello specifico, si sta parlando del Bonus caldo.

Apertura di un dibattito per un’iniziativa. L’esito era prevedibile
La piattaforma di Glovo qualche mese fa ha inviato un’email ai rider per renderli partecipi a un’iniziativa, ovvero dargli più incentivi come premio per affrontare il caldo. Questo ha determinato un aumento di percentuale delle commissioni su ogni consegna.
In poche parole più alta è la temperatura e maggiore è la remunerazione. Una scelta che è stata fortemente criticata dai sindacati con tanto di pronuncia del Tribunale di Milano. Il giudice ha chiesto un incontro tra i rappresentanti di Glovo e dei lavoratori per la sicurezza alla territoriale delle aree di Palermo e Trapani. Alla fine questo bonus è stato ritirato.