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Roma Multiservizi, Cattoi: “Progetto di vendita va avanti”

12 mesi ancora alla Roma Multiservizi, poi tutto passerà nelle mani di società private

A poche ore dalla vittoria dei lavoratori della Roma Multiservizi, come abbiamo spiegato nel nostro articolo, l’assessore Alessandra Cattoi interviene a RadioRadio, durante la trasmissione ‘Un Giorno Speciale’ condotta da Francesco Vergovich.

“Ieri abbiamo ricevuto la lettera che aspettavamo, nella quale si chiariva in maniera definitiva il numero dei lavoratori che la nuova società, a sostituzione della Roma Multiservizi per i servizi nelle scuole, avrebbe potuto riassumere” – dichiara l’assessore.

Come abbiamo avuto modo di spiegare più volte, la Roma Multiservizi è una società misto pubblico-privata (51% Ama, 49% Manutencoop), che si occupa principalmente della pulizia e dei trasporti nelle scuole comunali, ma che fornisce anche altri servizi di manutenzione per varie strutture capitoline.

Secondo la Cattoi, la necessità di appaltare i servizi a società diversa dalla RMS, nasceva dalla legge che impone agli enti locali “di non avere più partecipazioni in società che non svolgono servizi essenziali”. Per sua stessa ammissione, però, la Cattoi ha dovuto precisare che “i servizi forniti dalla RMS effettivamente sono essenziali, ma non è essenziale che siano svolti da società partecipate dal Comune, dal momento che esistono molte altre società e cooperative, e la legge dice che sono queste a doverli gestire”.

Per quanto riguarda il futuro della Multiservizi, “Roma Capitale, nei prossimi mesi, cederà le proprie quote ad un privato che vorrà acquistarla (forse la stessa Manutencoop, che si ritrova così un bel regalo, come già spiegavamo qualche giorno fa, ndr?). Avendo la delega alla Scuola – continua la Cattoi – avevo detto che altri possono svolgere questo servizio per lo Stato, dal momento che è lo stesso Stato ad aver già fatto una gara attraverso un’istituzione che si chiama Consip, quindi noi possiamo aderire a questa gara. Questo, però, ha spaventato molto i lavoratori”.

E ci mancherebbe, dal momento che sin dall’inizio non era certo il numero del personale che sarebbe stato possibile reintegrare. Anzi, fino al 7 Giugno, nemmeno era stata chiesta la lista precisa contenente il numero dei lavoratori, tanto che la stessa Cattoi si è ritrovata costretta a chiederli assieme all'apertura di un tavolo tecnico. Una mossa un po’ alla cieca, checché ne dica la legge.
 
“Io però non ero preoccupata, nemmeno ieri sera, quando ho saputo che non sarebbero stati presi tutti i lavoratori – continua la Cattoi – Una volta conosciuti i numeri, ho detto che non si poteva andare avanti”. Eppure, come ci raccontano le cronache, sembrava che, nonostante le proteste dei lavoratori e nonostante una mozione votata all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, la stessa Cattoi sembrasse intenzionata a non tornare sui suoi passi, convinta che la via Consip-CNS fosse quella giusta.

In ogni caso, tutto è bene quel che finisce bene. Ovvero, tutto è bene finché il lavoro e lo stipendio continuano ad entrare nelle tasche di onesti lavoratori, che per andare avanti, oltretutto, sono costretti a fare affidamento sugli straordinari, visto che con turni di 3 ore non si sfamerebbero nemmeno da soli, figurarsi i propri figli.

Ma la Cattoi è chiara: “Il progetto di vendita della Multiservizi va avanti e non si ferma. Si ferma solo questa parte che riguarda la pulizia nelle scuole e che verrà ancora gestita da Multiservizi per un lasso di tempo di circa 12 mesi. Dopodiché passerà ad una società privata, che la acquisterà e che svolgerà il servizio”.

Chissà se in un anno ci sarà tempo e modo di prendere in considerazione la proposta del MoVimento 5 Stelle, che invece sostiene la necessità di internalizzare tutti questi servizi in AMA. Perché se un servizio deve essere pubblico, deve esserlo anche nei fatti. 

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