Roma, c’è una vera piramide che nessuno osa toccare | Da 2.000 anni è intatta, ma non è mai stata spiegata del tutto

A Roma è presente la Piramide Cestia - Romait.it - foto Canva
Per ammirare da vicino una piramide non c’è bisogno di andare molto lontano: ne esiste una nella Capitale.
E’ risaputo che Roma vanti una straordinaria storia artisticol-culturale, ma quello che pochi sanno è che ospita una struttura tradizionalmente associata al mondo egizio: una piramide. Ebbene sì, anche la capitale italiana ne ha una e non si tratta di una piramide qualunque, complice le sue inaspettate origini.
E’ necessario fare un grande passo indietro nel tempo, arrivando al 31 a.C., quando Ottaviano Augusto conquistò l’Egitto. Da quel momento in poi l’influenza degli usi e dei costumi del paese nordafricano giunse anche a Roma.
Qui perfino l’edilizia funeraria iniziò ad ispirarsi ai modelli egizi, dando vita a una vera e propria moda. Ed è così che fu costruita la Piramide Cestia, ovvero la tomba voluta da Caio Cestio, un pretore vissuto nel I secolo a.C.
Una piramide situata nel cuore della Città Eterna
La Piramide Cestia rappresenta indubbiamente uno dei migliori esempi dell’influenza della cultura egizia sull’Impero romano. Un dettaglio che spesso fugge anche ai più critici, è legato alla sua costruzione, che doveva essere terminata entro 330 giorni. In quel periodo infatti vigeva una regola, secondo la quale i discendenti del defunto, in questo di Caio Cestio, non potevano ricevere la loro eredità se la tomba non veniva completata nel lasso di tempo sopracitato.
Il risultato? Una maestosa struttura in mattoni e marmo bianco di Carrara, alta 36 metri e larga alla base 30 metri. Sui lati, i discendenti del pretore incisero le parole esatte del suo testamento. Questo ovviamente è stato di grande aiuto agli storici moderni per confermare le origini della Piramide.

Le caratteristiche della Piramide
All’interno della Piramide Cestia si trova la sala funeraria, una sala con volta a botte che, all’epoca, era ricca di affreschi, alcuni dei quali sono ancora visibili. Secondo alcuni esperti, il progetto della piramide non si basava in realtà sulle più famose piramidi di Giza.
Hanno affermato infatti che gli angoli acuti dei lati, che si innalzano in una punta alla sommità, rimandano alle piramidi della Nubia (collocate attualmente all’estremità nord-occidentale del Sudan), ma le loro culture si erano probabilmente fuse nella mente dei Romani dell’epoca.