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Boschi stregati e acque che scompaiono all’improvviso: a 2 ore da Roma c’è un luogo dove succedono cose che non si spiegano

Lago di Vico

L'affascinante storia del Lago di Vico - Romait.it - foto Canva

Nei pressi della Capitale c’è un lago così affascinante e fiabesco da essere stato nominato Patrimonio dell’Umanità.

Oltre alle più famose attrazione, Roma e i suoi dintorni si distinguono per le sconfinate campagne, che ospitano borghi pittoreschi e paesaggi da cartolina, che includono distese collinare e numerose sorgenti naturali, tra cui i laghi.

Ma a parte i più famosi, come quelli di Bolsena e Bracciano, ne esistono alcuni altrettanto speciali, ricchi di storia e circondati dalla natura più selvaggia. Un esempio? Il lago di Vico, il terzo per estensione nella Regione Lazio.

Situato ad oltre 500 metri sul livello del mare, si rivela un luogo ideale anche in estate grazie alla piacevole temperatura. Da qui è possibile ammirare anche una rigogliosa faggeta che si sviluppa sul Monte Cimino, circondando gran parte dell’area lacustre.

L’origine del lago di Vico

Questo lago a forma di cavallo vanta una storia alquanto unica, soprattutto in riferimento alle sue origini. In tempi antichi infatti, si ergeva un vulcano alto oltre duemila metri, che poi è esploso, eruttando materiali che si sono distribuiti su tutto il territorio circostante, formando le tipiche rocce che dominano ancora oggi il paesaggio della campagna laziale.

Anche se oggi sappiamo come sono andate le cose, in passato si sono fatte varie supposizioni su quanto accaduto. Ecco perché il lago oggigiorno è legato a miti e leggende, che negli anni hanno catturato l’immaginario collettivo.

Lago di Vico
L’affascinante storia del Lago di Vico – Romait.it – foto Canva

La leggenda lacustre

Dagli anni ’80, la zona è considerata una riserva naturale, complice l’ampia eterogeneità vegetale e animale. Ma ci sono altri elementi che rendono il Lago di Vico così ammaliante e al tempo stesso misterioso. Quest’ultimo infatti è sede di una incredibile leggenda che vede come protagonista Ercole.

Si narra che il suddetto lago si sia originato dalla clava che il maciste conficcò nel terreno come gesto di sfida verso gli abitanti del luogo. Nonostante i loro numerosi tentativi, nessuno fu in grado di rimuoverla. A quel punto Ercole intervenne estraendo la clava. Subito dopo uscì un enorme fiume d’acqua che in breve tempo riempì l’intera valle dando vita al lago che noi oggi tutti abbiamo imparato a conoscere.