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Roma, ancora microcriminalità all’Infernetto e Ostia: furti alle auto sempre più frequenti

Ad essere colpite sono principalmente le city car, i cui pezzi sono richiestissimi al mercato nero. E il caso alla stazione della Metromare…

Furto di un'auto - Romait.it

Furto di un'auto - Romait.it (Fonte Corporate+)

Ormai da settimane, all’Infernetto, una banda specializzata sta seminando inquietudine tra i residenti con furti sistematici di ruote, marmitte e catalizzatori. A essere colpite sono soprattutto le city car, in particolare le Smart e le auto ibride, parcheggiate lungo le strade che costeggiano le villette.

Furti alle auto, fenomeno ricorrente con un modus operandi assodato

Non si tratta di episodi isolati. Nella sola ultima settimana sono stati segnalati almeno tre furti con un copione che si ripete identico: auto lasciate la sera in perfette condizioni, ritrovate al mattino poggiata su mattoncini, senza ruote o pezzi essenziali per la circolazione.

L’ultimo episodio è avvenuto tra sabato e domenica notte: il proprietario di una Smart ha trovato la propria vettura privata delle ruote sinistra, anteriore e posteriore. Poche ore prima era toccato a una giovane residente: stessa scena, stessa modalità. E un paio di giorni prima, un altro caso ancora, sempre una Smart, sempre parcheggiata davanti casa.

Un fenomeno che mostra una precisione chirurgica, degna di veri e propri “cannibali d’auto”. In pochi minuti, i ladri smontano le componenti più richieste sul mercato nero, probabilmente su commissione, rivendendo cerchi, marmitte e catalizzatori per cifre considerevoli.

Furti alle auto, c’è chi prova a correre ai ripari

Non è solo una questione di pneumatici: la marmitta di una Smart, ad esempio, può costare oltre 300 euro per la sostituzione, a cui si aggiungono i danni a paraurti e carrozzeria che possono far lievitare il conto fino a mille euro. E il catalizzatore, contenendo metalli preziosi come platino e palladio, può arrivare a valere fino a 500 euro.

Il quartiere non è nuovo a questa ondata di microcriminalità. «Sono oltre due anni che si registrano questi furti su commissione», denuncia un gruppo di residenti. L’insicurezza è diventata una presenza fissa, specialmente nelle ore notturne, quando il quartiere si svuota e le strade diventano terra di nessuno.

Qualcuno ha reagito investendo in tecnologia: telecamere attivabili da remoto con il telecomando dell’auto, sensori di movimento collegati allo smartphone, antifurti a pressione che allertano il proprietario in tempo reale. Soluzioni costose ma sempre più necessarie.

Furti alle auto, i casi a Ostia e presso una stazione della Metromare

Il fenomeno non si limita all’Infernetto. Già in passato il centro di Ostia, da Levante a Ponente, era stato teatro di furti identici. Il lungomare, piazza Calypso, via Cagni e via Casana: tutti scenari in cui le city car venivano prese di mira sistematicamente. E mentre i residenti fanno i conti con vetri rotti e auto saccheggiate, cresce il sospetto che si tratti di una rete ben organizzata, con magazzini abusivi e una filiera di ricettazione ben rodata.

Parallelamente, un altro fronte si riapre a ridosso della stazione Lido Centro della Metromare. Qui, da alcune notti, un uomo — descritto come sui sessant’anni, capelli bianchi — si aggira tra le auto in sosta, tentando di aprire gli sportelli e danneggiando i veicoli. A raccontarlo è un noto avvocato del territorio e attivista sociale, che ha sorpreso il sospetto nella notte tra sabato e domenica. «Stava cercando di forzare una portiera», ha dichiarato, che è riuscito ad allontanarlo semplicemente mostrando qualche mossa di arti marziali.

Ma il problema, ovviamente, non può essere risolto con iniziative individuali. L’area, già al centro di esposti e richieste da parte del Comitato di quartiere di Ostia, continua a essere luogo di bivacchi, spaccio e microcriminalità, con cittadini spesso lasciati soli ad affrontare una situazione fuori controllo.