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Roma, una via del rione Monti al collasso: cosa sta accadendo

La protesta dei residenti monta rabbiosa attraverso un cartello appeso su un portone: “Massacrata”

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Via Madonna dei Monti, uno dei gioielli del Rione Monti, non è più soltanto un angolo pittoresco della città: è oggi anche luogo di disordine, insicurezza e abbandono istituzionale.

Rione Monti al collasso, i cantieri ostacolano la viabilità

Un cambiamento che non è arrivato all’improvviso, ma si è sedimentato nel tempo, alimentato da una gestione viaria approssimativa e da decisioni calate dall’alto senza un vero dialogo con il tessuto del quartiere. A nulla è servita la vocazione pedonale della zona, né la bellezza che attira ogni giorno turisti e cittadini. Le esigenze di chi vive e lavora in questa strada sembrano invisibili.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata poche settimane fa con l’avvio dei lavori di restauro della Torre dei Conti, storico monumento medievale all’angolo tra via Madonna dei Monti e via Tor de’ Conti. Un intervento importante, senza dubbio, per la salvaguardia del patrimonio artistico della città; ma non sono stati fatti i conti con l’impatto sulla viabilità.

Il traffico proveniente da via Nazionale, diretto verso via Cavour, infatti, è stato dirottato interamente su via Madonna dei Monti, così trasformata in un imbuto insostenibile. I risultati si vedono ogni giorno: camion incastrati nelle curve strette, auto in doppia fila, pedoni costretti a camminare in mezzo alla strada tra clacson e rischi continui.

Caos a Monti, la rabbia dei residenti

Il caos viario ha ripercussioni concrete, ovviamente, sulla vita quotidiana. Le attività commerciali del rione, già provate da anni difficili segnati da inflazione e instabilità economica, oggi devono affrontare un ostacolo in più. I clienti evitano la zona, i fornitori non riescono a effettuare consegne puntuali, e l’immagine di un quartiere vibrante e vivace si sta lentamente appannando.

I residenti hanno provato a far sentire la loro voce. Segnalazioni, lettere, appelli: tutto sembra finito in un cassetto. Nessuna risposta, nessuna azione tampone, nessun piano alternativo di viabilità come, ad esempio, l’utilizzo di via Panisperna, che avrebbe potuto almeno alleggerire il flusso.

In questo scenario surreale, è spuntato un simbolo che vale più di mille comunicati: una lavagna appesa fuori da un portone, con una frase scritta a mano, diretta e disperata. “Stava diventando il cuore bello di Roma. Da due giorni MASSACRATA!!!”. Parole che raccontano meglio di qualunque report lo stato d’animo di un intero quartiere, lasciato solo di fronte all’inerzia.