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Termini cambia volto: conto alla rovescia per la nuova piazza dei Cinquecento

Cantieri attivi anche d’estate ma in dirittura d’arrivo: entro l’autunno 2025 Roma avrà una nuova porta d’ingresso. Pedonalità, sicurezza e trasporti al centro dell’intervento

Lavori Stazione Termini

Transenne, operai, deviazioni e qualche disagio per i pedoni. Ma questa volta non è solo l’ennesimo cantiere. Piazza dei Cinquecento, la vetrina urbana che ogni giorno accoglie mezzo milione di persone, si avvia finalmente verso una trasformazione attesa da decenni.

Lavori alla stazione Termini: la fine è più vicina

Dopo l’inaugurazione del primo lotto a gennaio, i lavori hanno ripreso slancio a luglio. E la notizia vera è che si concluderanno in anticipo: la chiusura del cantiere è ora fissata per l’autunno del 2025, e non più per l’estate 2026 come da cronoprogramma originario.

Lo conferma Anas, che coordina l’intervento all’interno del DPCM Giubileo: una maxi-operazione divisa in due fasi, progettata per riqualificare l’intera area senza mai bloccare il traffico pedonale e veicolare intorno alla principale stazione ferroviaria d’Italia.

Restituire piazza dei Cinquecento ai cittadini

L’intervento è stato pensato per non chiudere mai Termini, ma al tempo stesso riconsegnare un’area moderna, sicura e più vivibile. La prima fase, completata a metà gennaio 2024, ha riguardato il nuovo assetto del verde urbano, l’eliminazione dei chioschi, e l’apertura dei nuovi terminal bus e taxi. Obiettivo: semplificare i flussi, migliorare l’accessibilità e valorizzare i collegamenti con i luoghi simbolici del quartiere: dalle Terme di Diocleziano a piazza della Repubblica, passando per le Mura Serviane e Palazzo Massimo.

La seconda fase è in corso proprio ora: il cantiere interessa le porzioni di piazza di competenza di RFI e Grandi Stazioni, con l’obiettivo di completare la pedonalizzazione e razionalizzare ulteriormente percorsi e accessi, anche in vista dei grandi numeri previsti per l’Anno Santo.

Un cantiere che lavora sotto gli occhi di tutti

La complessità dell’opera è evidente non solo nei numeri, ma anche nel modo in cui è stata concepita: senza mai chiudere l’accesso a Termini, che continua a funzionare a pieno regime anche in estate. Ogni giorno, circa 500.000 persone attraversano l’area. Eppure, gli operai sono al lavoro su oltre 80.000 metri quadri di superficie, articolati in tre aree principali: piazza dei Cinquecento, le vie limitrofe e piazza della Repubblica.

Nel dettaglio:

  • 30.000 mq di marmi e pietre
  • 20.000 mq di sanpietrini
  • 10.000 mq di cemento architettonico
  • 10.000 mq di nuove aree verdi
  • 6.000 mq di asfalto nuovo

Il solo cantiere su piazza dei Cinquecento, avviato il 9 ottobre 2023, vale 21 milioni di euro. Ma il progetto completo ne conta 45, distribuiti su 540 giorni di lavori (che alla fine saranno di meno). E c’è anche il restyling di piazza della Repubblica, dove sono stati rinnovati quasi 14.000 metri quadri, con chiusura lavori prevista entro dicembre 2024.

Lavori a Termini: Roma si gioca la sua accoglienza

Chi passa da Termini in questi giorni se ne accorge: i percorsi cambiano spesso, le segnaletiche si aggiornano, i passaggi si restringono. Ma la sensazione — sempre più concreta — è che stavolta si vada verso una trasformazione reale, non cosmetica.

Con la riorganizzazione dello spazio pubblico, Roma punta a rendere più ordinato e sicuro il suo principale nodo di scambio. Una sfida cruciale in vista dell’Anno Santo, ma anche per la vita quotidiana dei romani: pendolari, studenti, turisti, lavoratori. A beneficiarne sarà non solo l’estetica della piazza, ma anche la funzionalità dell’intero quadrante Esquilino–Castro Pretorio.

Il cantiere del Giubileo più simbolico di tutti

Se il nuovo sottopasso di piazza Pia, la riapertura del ponte dell’Industria e il risanamento dell’area di Tor Vergata rappresentano interventi strategici per la città, quello di Termini ha qualcosa in più: la visibilità quotidiana, il carico di simboli e la centralità nei flussi urbani.

Non è un caso che sia considerato il cantiere più rappresentativo del Giubileo. E non solo per la portata tecnica. Qui si è voluto dimostrare che Roma può cambiare senza chiudersi, può migliorare anche dove sembra impossibile farlo.

Entro la fine del 2025, con la rimozione delle ultime transenne, la città avrà una nuova piazza dei Cinquecento: ci auguriamo più sicura, più pedonale, più bella. Ma soprattutto: più funzionale.