Post Roma-Torino: un passo indietro offensivo
La prima, inattesa, sconfitta stagionale, segna un ritorno ad alcuni problemi del passato. La strada da fare è ancora lunga

Paulo Dybala in Roma-Torino (© AS Roma Official X page)
Roma-Torino, prima sconfitta stagionale e sulla panchina della Roma per Gian Piero Gasperini, evidenzia una pesante battuta d’arresto dopo le prime due vittorie agostane nella settimana che porta al Derby della Capitale.
Serve equilibrio (e tempo)
Se nelle prime partite stagionali, entrambe vinte, si era vista a sprazzi una ottimo Roma, che sembrava già aver assimilato i concetti gasperiniani, oggi si è assistito a un passo indietro. Ma per esprimere determinati giudizi serve equilibrio e tempo, e due partite agostane non sono sufficienti per potersi sbilanciare. La Roma non era fortissima prima, non è scarsa adesso: soprattutto in queste fasi iniziali alcuni sbalzi di prestazione ci sono e ci saranno. Nello specifico della sfida odierna il ritorno dei nazionali, il tentativo di provare un tridente diverso e le alte temperature hanno inciso. Ciò non deve passare come una scusa: la Roma ha una rosa in grado di battere un Torino che tra l’altro non ha cominciato bene la stagione, ma sono fattori che indubbiamente influenzano.
Tridente leggero e Roma a secco dopo nove mesi
Venendo alle tematiche più concrete, a sorpresa Gasperini ha schierato per la prima volta in questa stagione il tridente leggero, formato da Dybala, Soulé ed El Aynaoui a supporto, con Ferguson e Dovbyk in panchina al ritorno dai rispettivi impegni con le Nazionali. Una scelta ma anche una necessità come spiegato dall’allenatore a fine partita. Il risultato finale indubbiamente non è stato positivo. La Roma è rimasta a secco in una partita a distanza di 9 mesi dall’ultima volta tra (23 gennaio scorso nella trasferta di Europa League contro l’AZ Alkmaar).
A preoccupare la quantità e la qualità delle occasioni create. La stragrande maggioranza sono arrivate da palla inattiva: soprattutto, nel primo tempo, i colpi di testa di Cristante, Mancini ed Hermoso hanno creato pericoli. Mentre nel secondo tempo sono arrivate occasioni solo nell'”assedio” dei minuti di recupero, con Soulé protagonista più l’occasione di Pisilli anch’essa però su palla inattiva (spizzata di Ferguson). Premesso che non trasformare 4 occasioni di testa sia deficitario, è mancato l’ultimo passaggio, sia con che senza il centravanti. Singolarmente Dybala e Soulé hanno creato grattacapi sulla trequarti (creando falli, ammonizioni e occasioni su punizione) ma non si è arrivati davanti alla porta. L’esperimento se non è bocciato, è almeno rimandato.