PISCINA IN GIARDINO, MULTA IMMEDIATA – Se dimentichi questo documento rischi 1.032€ | Controlli già attivi

Alcune piscine fuori terra prevedono il possesso di un'autorizzazione - Romait.it - foto Canva
Decine di migliaia di cittadini stanno rischiando grosso: a breve potrebbero ricevere una multa salatissima.
Quando si tratta utilizzare una piscina fuori terra in giardino, ci sono alcune regole che si devono seguire, pena il pagamento di una sanzione di centinaia di euro. Durante il periodo più caldo dell’anno, molti italiani tirano fuori la loro “vasca esterna” per rinfrescarsi all’insegna del relax e dei raggi solari.
Questa abitudine viene messa in atto soprattutto da coloro che abitano lontano dal mare e che quindi non hanno la possibilità di recarsi spesso in spiaggia, dove si viene invitati a seguire un determinato codice di condotta.
Anche l’uso di una piscina domestica prevede il rispetto di una serie di regole, alcune delle quali però vengono sottovalutate. E questo può rappresentare un grosso errore da un punto di vista economico perché si rischia di incorrere in pesanti sanzioni.
La piscina fuori terra e il permesso necessario
La piscina fuori terra rappresenta non solo uno strumento di svago, ma anche un modo per combattere il caldo durante il periodo estivo. Il problema è che, come in tante altre situazioni, è fondamentale non commettere delle leggerezze che possono costarvi molto caro.
A differenza di ciò che si pensa, anche possedere questa tipologia di piscina può richiedere un permesso ben preciso. E no, non ci riferiamo alle piscine interrate realizzate in cemento armato. Tuttavia, anche quelle fuori terra hanno bisogno di una specifica autorizzazione.

Chi rischia la multa
Ebbene sì, anche per una banalissima piscina fuori terra per uso privato è prevista una autorizzazione. Ci sono tuttavia delle eccezioni. Infatti quest’ultima non si indispensabile né tantomeno obbligatoria se si tratta di una struttura temporanea o comunque facilmente removibile.
Sono escluse da qualsiasi permesso anche le piscine che non modificano in alcun modo il territorio e quelle che ovviamente non richiedono permessi per la costruzione di elementi aggiuntivi come pedane. In ogni caso, per evitare di ricevere una sanzione, si consiglia di dare un’occhiata alle disposizioni del proprio Comune in quanto al momento non è presente una norma unica a livello nazionale. In generale, sono esenti da qualsiasi permesso le piscine di piccole dimensioni, mobili e temporanee.