Prima pagina » Cronaca » Ostia si riaccende di cultura: con “Un Mare di Cultura” il litorale romano cambia volto

Ostia si riaccende di cultura: con “Un Mare di Cultura” il litorale romano cambia volto

Dal Pontile al Ponente, una stagione di eventi pensati per restituire centralità culturale al mare di Roma

Spiaggia di Ostia al tramonto

Chi conosce davvero Ostia sa quanto potenziale custodisca questo territorio. Negli occhi di chi ci vive o ci ha passato estati intere, il lungomare è più di un semplice lido: è una memoria condivisa, un orizzonte aperto dove le stagioni della città si intrecciano con quelle dell’anima.

Una nuova mappa culturale che parte dalla spiaggia

Oggi, questo spazio sta cercando di ritrovare la sua identità, e lo sta facendo attraverso ciò che più di ogni altra cosa può trasformare i luoghi: la cultura.

“Un Mare di Cultura” non è solo un titolo evocativo, ma un progetto concreto, promosso da Roma Capitale con il sostegno degli Assessorati alla Cultura e al Patrimonio e Politiche Abitative. L’obiettivo è chiaro: riportare vitalità sul litorale romano attraverso una programmazione che intreccia arti performative, formazione, lettura, cinema, danza e molto altro. Non si tratta di riempire un calendario, ma di ridisegnare la funzione pubblica e sociale del mare di Roma.

“Città Studio – Un Mare di Sapere”: apprendere con i piedi nella sabbia

La prima tappa di questo percorso simbolico e reale è “Città Studio – Un Mare di Sapere”, in programma domenica 18 maggio. Un’intera giornata dedicata alla conoscenza, alla divulgazione e allo scambio aperto tra università, istituzioni culturali e cittadini, ambientata nella suggestiva cornice della Piazza dei Ravennati, a due passi dal Pontile di Ostia.

L’iniziativa coinvolge una rete articolata di atenei pubblici e privati, accademie artistiche e realtà formative romane. Si parlerà di storia antica con Ovidio e dell’estetica dei materiali non convenzionali nel design italiano. Si passerà dalla fisica del caffè alla regia cinematografica, con momenti di approfondimento che non hanno nulla da invidiare alle grandi rassegne accademiche, ma che si svolgono all’aria aperta, dove il sapere incontra il suono delle onde.

Accanto alle lezioni, si alterneranno performance dell’Accademia Nazionale di Danza e laboratori per bambini, in un programma pensato per tutte le età. Non è solo una questione di contenuti, ma di accessibilità: tutto è gratuito, molte attività sono supportate da interpreti LIS, e l’atmosfera sarà quella di una piazza viva, lontana dalle cattedre ma non dalla profondità.

Il weekend come tempo della comunità

Se “Città Studio” apre la stagione, il cuore del progetto “Un Mare di Cultura” pulsa nei fine settimana estivi. Dal 13 giugno al 14 settembre, il lungomare di Ponente si trasformerà in un laboratorio culturale diffuso. Spettacoli dal vivo, attività per famiglie, dj set, danza, incontri con autori e personaggi dello spettacolo: ogni venerdì, sabato e domenica ci sarà un’occasione per restare, per vivere Ostia senza dover tornare in centro per respirare cultura.

Il Teatro del Lido, la Biblioteca Elsa Morante e una rete di associazioni culturali e sportive sono parte attiva di questa rinascita. Si punta su un’offerta che non isola la cultura nei teatri o nelle biblioteche, ma la porta nei luoghi informali, là dove può diventare pratica collettiva.

Cinema all’Idroscalo: il ritorno del Punta Sacra Film Fest

Un altro tassello significativo è rappresentato dal Punta Sacra Film Fest, che anche quest’anno, dall’11 al 20 luglio, animerà la piazza dei Piroscafi all’Idroscalo. Un luogo che evoca la memoria di Pier Paolo Pasolini e che oggi torna a parlare con il linguaggio potente del cinema.

Il festival, giunto alla quarta edizione, mantiene il suo spirito libero e militante: ingresso gratuito, film scelti con cura, incontri con attori, registi, scrittori. Tra i nomi che hanno preso parte negli anni: Jasmine Trinca, Paolo Giordano, Alessandro Borghi, Carolina Crescentini, Matteo Garrone, Anna Foglietta, Maria Chiara Giannetta e tanti altri. Un segnale forte, che mostra come anche un quartiere periferico possa diventare un punto di riferimento per il cinema indipendente italiano.

Una visione oltre il Raccordo

C’è qualcosa di profondamente politico, nel senso più nobile del termine, nel portare la cultura a Ostia in modo strutturato e continuativo. Per troppo tempo, il litorale romano è stato raccontato soltanto attraverso cronaca nera e degrado. Questo progetto prova a cambiare il racconto, ma soprattutto cambia le condizioni reali del vivere, restituendo spazi di bellezza e conoscenza a chi li abita.

Non si tratta solo di “eventi” ma di una proposta coerente: ridare valore al mare come luogo pubblico, farne un laboratorio di cittadinanza culturale, costruire legami nuovi tra centro e periferia. “Un Mare di Cultura” è un invito a restare, ad abitare con consapevolezza questo territorio, a viverlo non solo come destinazione estiva ma come parte integrante del panorama culturale romano.