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Ostia, contro il politicamente corretto e per la libertà di espressione: Rizzo, Cruciani e Gabrielli

Marco Rizzo, Giuseppe Cruciani e Nicolas Gabrielli in un confronto pubblico sul pensiero non conforme. Lunedì 30 giugno a Ostia un talk contro la censura culturale

Rizzo, Cruciani, Gabrielli a Ostia

Rizzo, Cruciani, Gabrielli a Ostia

Lunedì 30 giugno, a partire dalle 21:00, il Lungomare di Ostia ospiterà un incontro destinato a far discutere. Presso l’Open Bar (Lungomare Lutazio Catulo 6c), si terrà “Svegliatevi”: un talk pubblico che riunisce tre protagonisti del dibattito anti-mainstream in Italia.

Un evento controcorrente in riva al mare

Marco Rizzo, leader del movimento Democrazia Sovrana e Popolare, Giuseppe Cruciani, conduttore radiofonico e autore noto per il suo stile provocatorio, e Nicolas Gabrielli, esponente nazionale di Gioventù Popolare, si confronteranno su uno dei temi più divisivi del nostro tempo: la crisi della libertà di parola.

Il politicamente corretto sotto accusa

Il titolo dell’incontro — Svegliatevi — non è casuale. È un invito diretto a rompere con l’inerzia di un pensiero sempre più filtrato, regolato da codici linguistici e sociali che, secondo gli organizzatori, limitano la spontaneità del confronto pubblico. Il bersaglio è la cosiddetta “dittatura del politicamente corretto”, un paradigma che, a detta dei relatori, soffoca il dissenso e impone una narrazione unica su temi sensibili come identità di genere, ecologismo radicale, femminismo e immigrazione.

Rizzo, Cruciani e Gabrielli: voci fuori dal coro

L’iniziativa riunisce tre figure accomunate da una forte critica all’uniformità culturale. Marco Rizzo, già parlamentare e ora leader di una formazione che si propone come alternativa sia alla sinistra liberal che alla destra liberista, denuncia da tempo i meccanismi di censura indiretta messi in atto attraverso media, social network e istituzioni educative.

Giuseppe Cruciani, voce storica de La Zanzara su Radio24, è noto per il suo approccio provocatorio e iconoclasta. Nel corso degli anni ha più volte criticato l’ipocrisia del buonismo mediatico e l’emergere di una “polizia morale” che decide chi può parlare e come.

Nicolas Gabrielli, giovane ma già influente nella galassia sovranista, è il responsabile nazionale di Gioventù Popolare. Per lui, i giovani devono potersi esprimere senza temere l’esclusione sociale, in una società dove anche il lessico è sorvegliato con attenzione crescente.

Un confronto su parole, potere e conformismo

Il talk si propone come uno spazio libero per discutere non solo delle parole proibite, ma anche delle dinamiche che le rendono tali. In primo piano ci sarà il tema della cancel culture, un fenomeno che secondo molti analisti ha oltrepassato i confini della tutela delle minoranze, trasformandosi in uno strumento di controllo culturale.

Il rischio segnalato dagli organizzatori è che, dietro il linguaggio inclusivo e le campagne per i diritti, si nasconda una nuova forma di censura, più subdola di quelle tradizionali, perché agisce sulle emozioni, sulla reputazione e sulla visibilità. Una “tirannia morbida”, come l’ha definita lo stesso Rizzo in un’intervista recente, che non vieta apertamente, ma delegittima e isola.

Ostia come palcoscenico del dissenso

Non è un caso che l’evento si svolga a Ostia. Quartiere periferico ma simbolico, spesso raccontato in modo stereotipato dai media, diventa in questa occasione lo scenario di un confronto che punta a rimettere al centro il diritto di dissentire. Un diritto che, secondo Cruciani, “non può essere concesso a giorni alterni, né condizionato da sensibilità selettive”.

In un’epoca in cui molte manifestazioni culturali si uniformano per evitare polemiche, l’incontro del 30 giugno si presenta invece come un’eccezione. Non una conferenza accademica né una provocazione gratuita, ma un tentativo di riportare al centro una domanda scomoda: chi decide cosa si può dire?

Libertà di parola o libertà condizionata?

Il talk si prefigge di aprire uno spazio di riflessione su cosa significhi davvero libertà di espressione oggi. Una libertà che, come sottolineano i relatori, non può essere difesa selettivamente. “O vale per tutti, o non è libertà”, ha scritto Gabrielli in un recente post social, anticipando i temi che affronterà lunedì sera.

L’evento sarà a ingresso libero e si prevede una partecipazione ampia, anche da parte di chi — pur non condividendo le opinioni degli ospiti — intende assistere a un dibattito autentico, senza filtri. Non è previsto alcun moderatore: ognuno dei tre relatori avrà spazio per esprimersi liberamente, in quello che si preannuncia come uno degli appuntamenti culturali più discussi dell’estate romana.