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Rumori troppo forti, a Roma becchi 5.000€ di multa se disturbi cani e gatti | Vietati i festeggiamenti in tutta la città

animali domestici

Da oggi lo Stato pensa a loro - pexel - romait.it

Nessun rumore da oggi in poi. Se dai fastidio agli animali domestici ti becchi la super multa

A Roma non si può più disturbare cani e gatti. La notizia, circolata nelle ultime ore tra i vicoli della capitale e i social dei proprietari più affezionati, ha fatto sobbalzare qualcuno e fatto sorridere molti altri.

Il Comune avrebbe approvato una legge che vieta di turbare la quiete quotidiana degli animali domestici, trattandoli di fatto come re e regine nelle loro dimore romane.

Un provvedimento che parrebbe voler ribaltare completamente la gerarchia urbana, ponendo cani e gatti al centro di ogni tutela, perfino di fronte alle abitudini consolidate degli umani.

Una legge, dicono, pensata per difendere i momenti di pace dei nostri amici a quattro zampe. Niente più rumori molesti, niente clacson inutili vicino ai parchi, niente festeggiamenti rumorosi nei cortili condominiali.

Gioie e dolori di un proprietario di 4 zampe

I padroni esultano e si stringono in una sorta di alleanza silenziosa, fatta di croccantini gourmet e cucce imbottite, mentre qualche cittadino storce il naso chiedendosi dove finisce il buon senso e dove comincia l’esagerazione. Ma il Comune sembra convinto: gli animali domestici devono essere protetti in modo concreto, perché la città è anche casa loro. A Roma vivono migliaia di cani e gatti, molti dei quali adottati, salvati da condizioni precarie o accolti come nuovi membri delle famiglie.

Se l’animale è a tutti gli effetti parte del nucleo domestico, lo Stato deve garantirne almeno il benessere essenziale. Cibo, cure e protezione dai maltrattamenti non possono essere lasciati solo alla sensibilità dei singoli.

Serve un impianto normativo che riconosca diritti precisi, ma anche doveri da parte dei proprietari. E mentre qualcuno chiede registri obbligatori, altri invocano aiuti economici per le famiglie che accolgono animali in difficoltà. Il dibattito è aperto, e non riguarda solo la capitale.

Gatti
Il loro benessere prima di tutto – pexel – romait.it

Cosa è previsto

Ma ecco il colpo di scena. L’ordinanza che ha dato vita a tutto questo clamore non è una nuova legge che vale tutto l’anno, bensì un provvedimento specifico di Capodanno. Lo ha comunicato ufficialmente il sito GreenMe, riportando la decisione del Comune di Roma di vietare l’uso dei botti per la notte del 31 dicembre 2024. Il motivo? Tutelare gli animali domestici, che ogni anno subiscono gravi traumi per via dei rumori forti. Cani che scappano terrorizzati, gatti che si rifugiano per giorni, animali smarriti o colpiti da malori causati dallo spavento. Il provvedimento non è simbolico, ma si fonda su motivazioni precise e condivise da molti veterinari.

L’ordinanza vieta i fuochi pirotecnici su tutto il territorio comunale dal 31 dicembre al 1° gennaio. Sono escluse solo le manifestazioni pubbliche autorizzate, con spettacoli professionali. Chi trasgredisce rischia multe fino a 500 euro. Il sindaco e l’assessora all’Ambiente hanno sottolineato che si tratta di una scelta di civiltà, pensata per proteggere non solo gli animali ma anche le persone fragili. E così, anche se la legge per il momento non esiste, Roma manda un messaggio chiaro: chi vive con noi, anche se non parla, ha diritto alla propria serenità.