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Oracoli, l’universo ci parla: vi spiego come fare per ascoltare

L’universo ci parla attraverso gli Oracoli? Su richiesta dell’editore di questo giornale,  condivido alcune esperienze

Una panoramica dell'Oracolo di Delfi

Una panoramica dell'Oracolo di Delfi

L’universo ci parla attraverso gli Oracoli? Su richiesta dell’ editore di questo giornale, condivido con piacere alcune esperienze in cui gli oracoli sono stati il tramite di risposte o anticipazione di fatti importanti;  ma  domandiamoci anzitutto: quale è il linguaggio degli oracoli? In quale modo ci parlano?

Le parole sono il più noto e fondamentale  strumento   di comunicazione, ma in realtà esistono molti altri linguaggi che tradizioni e culture ci hanno  consegnato.

Uno dei linguaggi  non verbali  che preferisco, anche per la sua universalità,  è quello del corpo. Il corpo  è  incapace di mentire ed ha una ricchezza espressiva immensa:  in particolare il nostro volto e le nostre  mani  sanno comunicare intensamente, molto più di un discorso,  senza pronunciare una sola parola. Proprio per questo ho  deciso di iniziare questo breve excursus da un oracolo che non utilizza le parole, ma simboli fluidi, liberi e universali proprio come le espressioni del viso e delle mani.

È poco più di un gioco, che ognuno di voi può fare;  unica raccomandazione:  non cercate spiegazioni in libri sull’argomento, semplicemente fatelo!

Parlare con gli Oracoli, ecco come fare

Ecco come: fondete un pezzetto di piombo, ponendolo in un mestolo di ferro e scaldandolo su una fiamma viva; quando sarà liquido versatelo su un piattino robusto o nell’acqua: verrà fuori una “sculturina” che contiene informazioni che vi riguardano. Svegliate il vostro sogno e la vostra intuizione e…. buon divertimento!

Poco tempo fa, durante una serata evento, feci questo “gioco” con alcune persone:  tre piombi colpirono molto la mia attenzione; il primo piombo era di una ragazza.

La forma del suo piombo era una specie di uovo che perdeva il guscio. Mi venne subito in mente un concetto: quando una forza spinge verso l’esterno è simbolo di vita, il contrario è simbolo di morte. Feci silenzio.

Sapevo che erano tanti anni che la ragazza e il suo compagno stavano provando ad avere un bimbo, ma era difficile e non volevo dare false illusioni. Dissi semplicemente che la forza della vita era così prepotente da sbaragliare ogni possibile ostacolo, che la vita avrebbe vinto su ogni sfida e che entro l’anno un albero bellissimo avrebbe arricchito il loro giardino.

Poco tempo dopo ricevetti una chiamata. “Il piombo aveva ragione. Solo oggi ho capito che aspettavo un bambino”. Questa fu la telefonata. Infinita gioia.

Un altro piombo che mi colpì era a forma di croce ma il braccio sinistro era quasi staccato mentre il destro era intatto. Commentai:  “Finalmente il tuo guerriero dalla fredda ragione ha perso potere e adesso il tuo scopo è quello di dar voce non al tuo sapere,  ma al tuo sentire”.

Carlo Corelli

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carlocorelli@libero.it