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Nel quartiere di Cinquina la prima mensa a metri zero

Progetto redatto dalle cooperative sociali Parsec e Cascina Global Service SRL

A tutti coloro che si sono rassegnati a dire che in Italia non si parla o non ci si interessa di ambiente, bisognerebbe consigliargli questo articolo. Nasce infatti, grazie al nobile lavoro della Cooperativa Sociale “Parsec” e “Cascina Global Service Srl”, il progetto mensa a “metri zero”.

La lodevole quanto ambiziosa iniziativa consiste nel creare delle mense scolastiche che si procurano le derrate alimentari dalla scuola stessa, prediligendo, quindi, i prodotti “a chilometro zero”, quelli, per intenderci, prodotti in un raggio inferiore al km da dove è ubicato il plesso scolastico.

L’istituto pilota sarà la Scuola Elementare Cinquina (Istituto Comprensivo Uruguay). Il progetto è stato interamente concepito, strutturato e proposto alle istituzioni municipali capitoline dagli Assessori: Paolo Masini (Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana), Alessandra Cattoi (Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità) e il presidente del III Municipio, Paolo Marchionne.

I tre assessori si sono basati, nell’ideare questa suggestiva proposta, su un dato di fatto: Roma è il comune con la più vasta area agricola d’Europa (con cinquantamila ettari di terreno), soprattutto è la periferia a godere di questa situazione geologica favorevole al progetto, poiché è situata a ridosso o al centro di estesi appezzamenti coltivabili sui quali operano cooperative o società agroalimentari. Sono trecento i bambini ad essere coinvolti. Data la vicinanza dell’Istituto in questione alla riserva Naturale della Marcigliana, il cibo impiegato nelle cucine della scuola provengono da una rete di produttori locali.

Ma non si tratta solo di un metodo per reperire cibo fresco e genuino: il progetto, infatti prevede percorsi educativi per consentire agli alunni di seguire le coltivazioni e la produzione. Una volta al mese le classi dell’Istituto visiteranno le fattorie limitrofe e saranno sollecitate al contatto diretto e allo studio di animali e piante. Nei terreni agricoli delle cooperative, poi, verrà ricavato uno spazio ‘Orto-scuola’ dedicato ai bambini, grazie al quale sarà possibile imparare elementi di orticoltura e seguire direttamente le produzioni della mensa.

La cosa più interessante del progetto è l’avveniristico piano di inserimento, nei terreni agricoli, di un sistema di smaltimento dei rifiuti improntato al riciclo e operato tramite macchinari di compostaggio. Non si sa mai che la cosa “contagi” anche altre comunità cittadine d’Italia.

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