Nazionale, ribaltone in panchina: il prescelto è Claudio Ranieri. Le ultime
Sir Claudio sembra ancora una volta il profilo giusto per salvare da situazioni complicate. Il suo rapporto con la Roma non verrebbe interrotto: è l’uomo giusto per andare ai Mondiali?

Claudio Ranieri (da Instagram)
Claudio Ranieri è pronto, ancora una volta. Dopo la pesante sconfitta dell’Italia contro la Norvegia nel debutto delle qualificazioni ai Mondiali 2026, e con Luciano Spalletti ormai prossimo all’addio – ieri l’annuncio dato da lui stesso in conferenza stampa, oggi guiderà gli Azzurri per l’ultima volta nella gara contro la Moldavia – è proprio il tecnico romano il nome scelto dalla FIGC per la ripartenza.
Ranieri nuovo CT? Ha scelto Gravina, superato Pioli
La decisione arriva direttamente dal presidente federale Gabriele Gravina, che nei giorni scorsi ha contattato Ranieri per un confronto personale. Superata, quindi, la candidatura di Stefano Pioli, attuale tecnico dell’Al Nassr. Una telefonata lunga oltre un’ora, durante la quale sono stati affrontati dubbi, aspettative e prospettive. I tentennamenti iniziali dell’ex allenatore di Roma, Cagliari e Leicester (ma anche Inter e Juventus, in fasi poco fortunate delle loro storie) sembrano ormai superati.
Restano da definire solo gli ultimi dettagli, tra cui un faccia a faccia con i Friedkin per valutare la possibilità di mantenere in parallelo anche il ruolo di Senior Advisor della Roma. Una soluzione che la Federazione non esclude e che avrebbe già incassato l’approvazione da parte della proprietà giallorossa.
Il doppio incarico non sarebbe una novità assoluta nel calcio internazionale. In passato, giganti come Sir Alex Ferguson, Rinus Michels e Lele Oriali hanno ricoperto contemporaneamente ruoli con club e Nazionali. In questo caso, tuttavia, il ruolo di Ranieri con la Roma sarebbe di tipo consultivo, senza sovrapposizioni operative con il lavoro in azzurro.
Nazionale italiana, perchè Ranieri è l’uomo giusto
Il profilo di Ranieri appare ideale per una Nazionale in cerca di riscatto e di nuova identità. Carismatico, esperto, capace di gestire gruppi eterogenei e momenti complessi, è anche il simbolo di una delle imprese più clamorose nella storia del calcio moderno: il trionfo in Premier League con il Leicester City. Ma soprattutto, Ranieri ha sempre dimostrato flessibilità e intelligenza gestionale, mettendo i giocatori al centro del progetto, come ha fatto anche nell’ultima parte della stagione con la Roma, alternando i protagonisti a seconda della forma e del momento.
In un momento in cui l’Italia ha bisogno di unità e credibilità, Ranieri è il nome che mette d’accordo tutti: Federazione, tifosi, osservatori e – non ultimo – gli stessi calciatori.
La sua risposta ufficiale è attesa a breve, ma tutto lascia pensare che sarà un sì. Perché, come lui stesso avrebbe confidato ai familiari nelle ultime ore, “come si fa a dire di no all’Italia?”.