Clamoroso, Ranieri dice no alla panchina della Nazionale! E ora? Gattuso in pole
L’ex tecnico rifiuta il doppio ruolo, nonostante il benestare dei Friedkin: resterà a totale disposizione della Roma. “Decisione solo mia”

Claudio Ranieri (da Instagram)
Un messaggio nella notte ha mandato nel panico il mondo del calcio italiano. Dopo l’opaca prestazione dell’Italia contro la Moldavia (vittoria scialba per 2-0, ndr), la notizia che nessuno si aspettava: Claudio Ranieri ha rifiutato la panchina azzurra. Il tecnico romano, dato ormai per certo come nuovo commissario tecnico dopo l’addio di Spalletti, ha sorpreso tutti con una decisione netta e irrevocabile.
Nuovo CT, Ranieri dice no via Whatsapp
Il messaggio inviato dal tecnico alla FIGC è stato cortese ma chiaro: “Non me la sento”. Una frase che pesa come un macigno, arrivata proprio mentre sembrava tutto pronto per il suo insediamento. Nei giorni scorsi, Ranieri aveva incontrato Gabriele Gravina per un confronto approfondito: colloqui cordiali, progetti sul tavolo e persino una prima ipotesi di staff tecnico.
Tuttavia, nella notte tra lunedì e martedì, tutto è cambiato. Come confermato dal direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, Ranieri ha inviato anche un messaggio privato nel quale spiega le sue motivazioni: “I Friedkin mi avevano lasciato libero di scegliere, ma io ho promesso di smettere. Se fossi rimasto, non avremmo preso Gasperini. Voglio solo pensare alla Roma”.
Dalle parole di Ranieri emerge con chiarezza la sua intenzione di rispettare l’impegno preso con la Roma e con i suoi tifosi. Il tecnico, oggi consigliere personale dei Friedkin, ha deciso di chiudere con le panchine e dedicarsi interamente al nuovo ruolo societario. Una scelta che sarebbe maturata anche alla luce della conversazione di lunedì con la proprietà, che ha accolto con entusiasmo il suo “no” alla FIGC. Non è escluso, anzi, che il suo ruolo possa diventare ancora più operativo all’interno del club capitolino.
Nuovo CT, e ora? Gattuso, De Rossi, Cannavaro…
Il primo commento istituzionale è arrivato dal ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha voluto esprimere comprensione per la scelta del tecnico: “Il no di Ranieri all’Italia non credo sia stato detto a cuor leggero. È frutto della valutazione di una persona con principi forti. È un rifiuto a condizioni che probabilmente non gli avrebbero permesso di lavorare serenamente”. Più duro invece il giudizio sulla Nazionale: “Anche quando si vince, si può perdere. Nelle ultime due gare è mancato il rispetto per la maglia azzurra. La passione popolare lo percepisce chiaramente”.
Con Ranieri fuori dai giochi, in Federazione è scoppiato il caos. Le trattative che parevano concluse devono ora ripartire da zero, con pochissimo tempo a disposizione. La Nazionale ha bisogno di una guida stabile e autorevole per affrontare una delle fasi più delicate della sua storia recente.
E’ così tornato per un momento in auge il nome di Stefano Pioli, reduce da un’esperienza opaca all’Al Nassr, ma il tecnico sarebbe pronto ad accettare la corte della Fiorentina, pronta ad affidargli la panchina dopo le dimissioni di Palladino. Ci sono stati primi contatti, invece, con Gennaro Gattuso, in pole su altri Campioni del Mondo del 2006 come De Rossi (su di lui anche la Cremonese) e Fabio Cannavaro.