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Taranto, il Sindaco si dimette: minacciato dagli eco-fondamentalisti

Piero Bitetti, eletto solo lo scorso giugno alla guida di una coalizione di centrosinistra, getta la spugna per le tensioni sull’ex Ilva: ancora una volta, però, i veri responsabili sono i “cattivi maestri” green

Contestazione contro il Sindaco di Taranto Piero Bitetti

Contestazione contro il Sindaco di Taranto Piero Bitetti (immagine dall’account X - ex Twitter - di Tgcom24)

Piero Bitetti ha improvvisamente lasciato l’incarico di Sindaco di Taranto che aveva ottenuto soltanto lo scorso giugno. Lo ha fatto dopo aver ricevuto minacce gravissime, anche di morte, da parte di un manipolo di eco-fondamentalisti dopo un’assemblea sul futuro dell’ex Ilva. Ancora una volta, però, i responsabili morali di questi eccessi si trovano molto più in alto.

Contestazione contro il Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Contestazione contro il Sindaco di Taranto Piero Bitetti (immagine dall’account X – ex Twitter – di Tgcom24)

Si dimette il Sindaco di Taranto Bitetti

«Comunico le mie dimissioni con effetto immediato, per motivi di inagibilità politica». Queste le parole dell’ormai ex primo cittadino di Taranto, come riporta Norba Online che ne ha pubblicato la lettera depositata all’Ufficio Protocollo del Comune. Il suo mandato alla guida di una coalizione di centrosinistra, chiosa La Gazzetta del Mezzogiorno, è durato appena 41 giorni.

Il Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Piero Bitetti (immagine dalla sua pagina Facebook)

Il Nostro, scrive Il Sole 24 Ore, ha gettato la spugna dopo un acceso confronto con affermazionisti e comitati cittadini sul dossier riguardante la nota acciaieria locale. Un incontro prodromico a due importanti appuntamenti, il Consiglio Comunale monotematico del 30 luglio e il vertice presso il Ministero delle Imprese del 31 luglio. Entrambi incentrati, come spiega Sky TG24, sull’accordo sulla decarbonizzazione proposto dal Governo del Premier Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni (© Governo.it)

Al termine della riunione, però, come riferisce il Corsera i manifestanti – alcuni a volto coperto – hanno praticamente assediato Bitetti all’interno di Palazzo di Città. Intimandogli, come rileva l’Adnkronos, di «salvare la salute di Taranto» al grido di «Assassini! Assassini!» e delirando, aggiunge l’ANSA, di «+50% di disturbi dello spettro autistico». Attribuito, ça va sans dire, alle emissioni nocive dello stabilimento quando, se anche fosse, le cause della patologia sono legate quasi esclusivamente a fattori genetici.

I “cattivi maestri” green

È comunque possibile, come ipotizza Il Giornale, che l’esponente di Con Emiliano abbia optato per una mossa strategica. Per legge, infatti, ha 20 giorni per tornare sulla decisione di arrotolare la fascia tricolore, che gli eviterebbero di doversi esporre nelle fasi più calde della trattativa.

Ex Ilva di Taranto
Ex Ilva di Taranto (immagine dalla pagina Facebook di Notizie.it)

Se questo fosse confermato sarebbe molto triste, ma anche estremamente (è il caso di dirlo) indicativo del… clima di paura instaurato dai manutengoli del fanatismo ambientalista. Che, in tempi non sospetti, il direttore editoriale di Libero Daniele Capezzone aveva accusato di essere pericolosi “solo” per l’economia e la libertà di pensiero e opinione. Mentre ora, in nome di un’ideologia antiscientifica anteposta alla realtà, i facinorosi “allievi” sembrano addirittura aver superato i “cattivi maestri” green: Ta(ra)nto tuonò che piovve, insomma.