Lavori vietati alle mamme, se hai partorito scatta il divieto di timbrare il cartellino | Ti tolgono la mansione senza preavviso

Allattamento - www.pexels.com - Romait.it
Ci sono dei lavori che potrebbero rappresentare un problema per le donne in fase di allattamento. Andiamo a scoprire quali sono i rischi da non sottovalutare.
Oggigiorno tante sono le donne che si rimboccano le maniche per raggiungere degli obiettivi professionali. Hanno fatto delle rinunce in alcuni casi, però ciò è servito anche per una gratificazione personale. Sicuramente è una vittoria, ma allo stesso tempo c’è chi sacrifica temporaneamente l’idea di creare una famiglia.
Nonostante tutto in Italia il 55% delle donne tra i 20 e 64 anni hanno un impiego, ma c’è una differenza con il resto dell’Europa perché in questo caso la percentuale si aggira intorno a 69,3%. Probabilmente questo dipende anche dal fatto che non ci sono le condizioni idonee per poter occuparsi del lavoro e della famiglia.
A tal proposito alcune donne sono costrette ad assentarsi dal lavoro sia negli ultimi mesi della gravidanza che dopo per via dell’allattamento. Dopo il datore di lavoro non è più obbligato a rispettare dei limiti imposti dalla legge, ovvero i primi sette mesi di allattamento.
Sul sito money.it è stato riportato tutto alla perfezione, quindi le mamme non avranno più alcun dubbio sul tipo di lavoro da svolgere durante il periodo dell’allattamento. Ci sono anche delle alternative da prendere in considerazione qualora la situazione lo richiedesse.
Addio lavoro per allattamento? Ecco la verità
Ci sono alcuni lavori vietati nel periodo dell’allattamento. La lavoratrice deve rientrare al lavoro e svolgere mansioni tali da non esporla a dei pericoli come radiazioni, vibrazioni, rumori eccessivi, esposizione a malattie infettive e al contatto con allevamenti di bestiame. Per non parlare dei rischi degli agenti chimici, ovvero gas, pesticidi, mercurio e così via.
Il tutto ha come fine tutelare la maternità garantendo la sicurezza sui luoghi di lavoro. Se il datore non è chiaro su questi argomenti può andare incontro a delle sanzioni rilevanti. Ma qual è il trattamento riservato alle donne che svolgono lavoro notturno? La risposta è immediata.

Gli orari notturni, un vero dilemma
Sono escluse le lavoratrici in allattamento nei settori professionali seguenti: industriale, domestico, sanitario, alberghiero, domestico, e scolastico. In questi casi devono svolgere mansioni diverse e questo deve essere comunicato alla Direzione Provinciale del Lavoro.
Le donne che lavorano dalle 24:00 fino alle 6:00 non possono farlo fino a che il figlio non compie 1 anno di vita. Poi se è l’unico genitore convivente allora dovrà aspettare il dodicesimo anno del figlio per tornare al lavoro nelle ore notturne.