La Ue viene al pettine: in Italia il 75% dei post social è negativo
Lo rivela un’analisi di Socialcom sulle interazioni online riguardanti Bruxelles: agricoltura, tasse e minacce alla sovranità i temi che scatenano maggiormente la rabbia degli utenti

Ursula von der Leyen (immagine dall’account X - ex Twitter - di Geert Wilders)
Se i social network sono lo specchio dell’umore dell’opinione pubblica, fossimo nella Ue non dormiremmo esattamente sonni tranquilli. Almeno per quanto concerne l’Italia, dove di recente sono state esaminate le conversazioni digitali riguardanti Bruxelles. Con risultati che sarebbe eufemistico definire impietosi.

L’indagine di Socialcom
Il 75% dei contenuti pubblicati in Rete nel Belpaese da inizio anno, come riporta Panorama, esprime posizioni fortemente critiche nei confronti dell’Unione Europea. È quanto emerge dall’analisi di oltre 9,5 milioni di post e 250 milioni di interazioni prodotti su Instagram, Facebook, Twitter/X, YouTube, TikTok, nonché web news e blog.
L’indagine è stata condotta da Socialcom, il cui Presidente Luca Ferlaino ha sollecitato una svolta «nel modo in cui l’Europa comunica, ascolta e rappresenta i cittadini». Sulla comunicazione stendiamo un velo pietoso, mentre sul resto i mandarini del Vecchio Continente dovrebbero riflettere con grande attenzione. Perché l’insoddisfazione, pur generalizzata, esplode sulle questioni più vicine alla vita reale, su cui si conferma una distanza abissale rispetto alle priorità dei vertici comunitari.

La Ue sta venendo al pettine
Come infatti riferisce Adnkronos, il dibattito online è trainato dai grandi dossier come l’odiatissimo Green Deal o il quasi altrettanto esecrato ReArm Europe. Solo quest’ultimo, tuttavia, ha scatenato le reazioni (in larghissima parte negative) del “popolo del web”, seguito da sicurezza, dazi Usa, agricoltura e fisco. La transizione ecologica, invece, non infiamma gli utenti se non per le tasse ambientali ad essa collegate, e comunque molto meno dell’ipotetico aumento delle accise sul tabacco.

Un capitolo a parte, poi, lo merita il tema (tra i più condivisi in assoluto dagli internauti) della difesa della sovranità nazionale dalle euro-ingerenze. Tipo l’obbligo per flotte aziendali e autonoleggi di acquistare auto elettriche, che la Commissione URRSula dell’eponima von der Leyen, scrive la Bild, pensa di anticipare al 2030. E poi ci si stupisce se la Ue, all’interno dei confini tricolori e non solo, sta venendo al pettine?




