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Meglio Milano di Roma? Produttiva e alla moda ma le persone scappano

Cosa accomuna Milano a Roma e cosa no? Milano la capitale economica d’Italia, Milano da bere, metropoli europea, città che corre veloce

Milano

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Cosa accomuna Milano a Roma e cosa no? Milano la capitale economica d’Italia, Milano da bere, metropoli europea, città che corre veloce, tanto veloce che i costi delle case sono schizzati troppo in alto e molti non riescono più a viverci, preferendo le città dell’hinterland o addirittura Novara, Torino o Verona.

Con l’Expo 2015 Milano è diventata una metropoli

Dopo l’Expo 2015 Milano è cresciuta, è diventata una metropoli più connessa col mondo, con un’immagine di produttività e creatività che l’ha fatta diventare più importante. I due eventi che più la caratterizzano sono la settimana della moda e il salone del mobile. Sono due manifestazioni che richiamano il mondo a Milano e che la promuovono come città del design, della innovazione, dello scambio commerciale.

Milano traina tutto il Made in Italy, sia quello delle costruzioni e dell’arredo, quello della moda, dello stile di vita, della gastronomia, dell’informatica, dell’industria, dell’arte e dell’immagine. Con il Covid aveva subito un rallentamento, come tutto il mondo, gli affitti erano calati, la città era vuota ma funzionava lo smart working. Dopo il Covid, nel 2022, tutto è tornato come prima solo con i prezzi cresciuti e con una spinta a produrre che si è incrementata, per cui è diventata più cara in tutto anche se con più opportunità.

Milano traina l’immagine del Made in Italy nel mondo

Vivere a Milano offre tante possibilità per studiare e per lavorare, specialmente se sei giovane e vuoi farti strada nella vita. A Milano sono concentrate tante attività, hanno sede tante aziende, le occasioni per trovare lavoro fioccano più che altrove. È più facile conoscere persone che ti fanno crescere, sia come clienti che come possibili soci. Fare un paragone con Roma o Napoli o peggio con altre città del Sud non sarebbe possibile. Milano ha tutto in città e tutto più vicino. Ha l’Europa a un passo, sia come svago che come opportunità di interazione e guadagno.

Ci sono tante culture, tanta immigrazione, ma sono tutte persone integrate perché se non lo fossero sarebbero già state estromesse. Milano è una città abbastanza sicura, a parte certe zone, come i dintorni della stazione e alcune periferie. Ma basta non andarci, non frequentare luoghi pericolosi per droga, degrado, criminalità organizzata ed eviti brutte situazioni. Gli stipendi sono leggermente più alti ma anche la vita è più cara che altrove.  

Il problema di Milano però è il fatto che ti spinge a dare il massimo e a calarti nella produttività, per fare di più, guadagnare sempre di più. Questo lentamente ti entra dentro e ti scopri risucchiato in un vortice che ti cambia. Alla fine ti disumanizza. Alcuni non resistono a questo stress e preferiscono scappare. Rinunciare a qualcosa ma in cambio di una vita meno stressante.

Per chi viene dal Sud d’Italia sembra di vivere un sogno

Milano ha dei vantaggi e degli svantaggi su Roma, com’è ovvio. Chi ci vive, provenendo dal Sud Italia se ne rende conto ma del resto, chi lascia Roma e Napoli lo fa perché vede che non ha molte possibilità di trovare lavoro e di guadagnare. Allora pensa prima a trasferirsi a Milano o in altre città del nord come Bologna o Verona e poi magari, se le cose non dovessero andare o se capita l’occasione, il salto successivo è verso Londra o Barcellona o New York. Sia per completare gli studi che per avere migliori condizioni di lavoro e di vita.

I vantaggi di Milano li abbiamo già detti, sono le grandi opportunità di far crescere sé stesi in ogni campo professionale. Quindi guadagnare sempre di più. Anche i collegamenti a Milano sono più efficienti che a Roma. Ha 4 linee metro e una in costruzione. Alcune arrivano addirittura nei comuni dell’hinterland e consentono un pendolarismo veloce con luoghi in cui la vita costa meno che in centro.  C’è anche chi ha scelto di vivere fuori Milano per non pagare gli affitti troppo cari e godere di una migliore qualità abitativa. Da Torino, Parma o Bologna, Monza o Bergamo si arriva tutto sommato in poco tempo.

Milano ha tanto da offrire soprattutto nell’accrescimento culturale e nello svago

A Milano hai le Università più prestigiose del paese.  L’Università Bocconi che nasce come apertura alla modernità, come atto di fiducia nel progresso e nella sua stretta relazione con l’avanzamento della conoscenza, sempre in dialogo con il mondo esterno. L’Università Cattolica del Sacro Cuore riconosciuta a livello mondiale e considerata tra gli Atenei migliori in Italia. Nella sua vasta offerta didattica i corsi spaziano su diverse discipline, sia scientifiche che umanistiche. Infine ci sono le università pubbliche come l’Università degli Studi di Milano, la Statale, e l’Università degli Studi di Milano – Bicocca, dove si trova il Politecnico.

Non è vero che Milano non abbia verde. I parchi sono tanti e consentono di immergersi in un’oasi di pace e tranquillità, insospettabili. Sono circa 75 le zone verdi: 54 parchi e 21 giardini. Dal Parco Nord, 3.200.000 mq e il Forlanini 1.627.000 mq, ai piccoli giardini nascosti tra le case. La superficie totale del verde pubblico a parchi e giardini è calcolata in circa 14.680.000 mq. Ugualmente ci sono vie del centro che consentono di godersi palazzi, vetrine o mostre d’arte in tutta tranquillità, come via Montenapoleone, via della Spiga o le viuzze intorno a Brera.

Milano è la moda, la borsa, la sede (ancora) di numerose aziende, quelle che non sono scappate in Olanda. Milano è il calcio, la pubblicità, Mediaset, l’industria nazionale. Tutto quello che si muove nell’economia italiana, si muove a Milano.

Lo svantaggio maggiore è vivere in una città con un forte inquinamento atmosferico

Gli svantaggi sono legati ad alcuni aspetti della vita quotidiana. Per chi viene dal sud Milano è una città per gran parte dell’anno più fredda e da giugno a settembre invivibile per il troppo caldo. I milanesi dicono che i problemi sarebbero il traffico e l’inquinamento. Si vede che non sanno come sia il traffico a Napoli e a Roma!

Forse per l’inquinamento hanno ragione. Tutta la Pianura Padana è un territorio ad alta contaminazione. Chi ci vive non se ne rende completamente conto ma questo procura tante più malattie e disturbi che nel tempo si faranno sentire. Per questo motivo, cosciente o meno, appena può il milanese scappa. Ad ogni week end si dirige al mare, ai laghi e ai monti. Sono le mete più vicine che grazie al treno superveloce e ai voli aerei si raggiungono in poche ore.  Le più ambite sono le città spagnole, Londra e Parigi, Amsterdam, Monaco e Berlino. Il milanese ama viaggiare e le sue mete di vacanza sono i Caraibi, le isole greche e le Baleari. Quando deve programmare le vacanze estive va a Dubai, alle Maldive, a Malindi, a Bali, a Cancun. In una settimana spende tutto il budget e torna a lavorare.

Milano sta diventando una città solo per ricchi

Secondo quelli che ci vivono e che ci sono nati Milano, dopo la pandemia, s’è trasformata in una città per figli di papà. Se non hai una famiglia alle spalle è difficile trovare soluzioni per viverci.

Lo sostiene Noemi Mariani, creator digitale, 30 anni, milanese che gestisce un sito che si chiama “Case da Incubo” dove ironizza sugli annunci delle case che trova nella rete. L’idea è nata dal fatto che voleva comprarsi casa ma quando ha visto i prezzi crescere di mese in mese, dopo la pandemia, le è passata la voglia. Nel contempo ha scoperto che a Milano si vendono dei tuguri o dei monolocali a prezzi folli. Ugualmente per gli affitti.

Il fatto è che la domanda è enorme e l’offerta è poca. Un monolocale da 10mq nemmeno tanto in cento costa 685€ al mese, per un minimo di un anno, rinnovabile anno per anno. Un monolocale da 28mq lo affittano a 850€ al mese, spese di riscaldamento incluse, ma non la luce, il gas ecc. Una studentessa ha provato a mettere un annuncio per subaffittare, illegalmente, una stanza in più che aveva nel suo appartamento, a 800€ al mese.

In un’ora ha ricevuto 4 richieste e in 2 giorni l’ha affittato a un altro studente. Ha sfruttato la situazione? Si. Lei dice mi sono adattata al problema. Intanto però ha risolto il problema di chi ha subaffittato. Il subaffittuario non trovava una stanza a pagarla oro e ora vive nella zona che voleva. Questa è la dura realtà.

I prezzi di vendita e di affitto sono cresciuti del 30% e del 20%

Il valore medio di un immobile a Milano città è di 5.208€ /mq per l’acquisto e di 21,63€/mq per l’affitto. I canoni sono cresciuti del 30% dal 2021 e gli affitti del 20%. Ma poi dipende dalle zone. Se vuoi comprare casa in centro, nei quartieri Castello e Piazza Venezia il prezzo medio è di 10.066€/mq mentre per l’affitto è di 29,47€/mq. In altre parole affittare 100mq in centro costa in media 2.947€ al mese!

Nella zona Navigli – Porta Genova che è il quartiere ex popolare, un po’ snob, tipo Trastevere per capirsi, comprare in media costa 6.070€/mq, mentre l’affitto 22,08€/mq. Considerando che fa molto chic vivere ai Navigli, Porta Ticinese per la movida notturna con gli spritz e le discoteche ma in casa cresce l’umidità con presenza di scarafaggi e quant’altro. Allora chi non può va a Baggio – Bisceglie, dove compra con 2.689€/mq e affitta a 16,39/mq.

Bisogna considerare che Milano ha un reddito pro capite di 31.778€ l’anno, il più alto d’Italia. In città il 13% dei contribuenti possiede la metà della ricchezza della città, ovvero 17miliardi di euro. L’imponibile medio di Brera Castello è di 88.000€ l’anno per contribuente.

Per fare un paragone la media pro capite nazionale è di 20.745€/l’anno e quella di Roma è di 26.380€/l’anno.

Milano è diventata invivibile anche per chi ci è nato

Secondo Fabiana Megliola, di Tecnocasa «Se proviamo fare una verifica, impiegando tutto uno stipendio per l’acquisto di una casa, vediamo che mediamente occorrono 6,9 annualità, ovvero 12 stipendi per quasi 7 anni, per acquistare una casa attorno ai 100mila €. A Milano ne servono il doppio, 13,2 annualità. Per fare un confronto a Roma ne servono 9 e a Genova, la più conveniente, ne bastano tre»

Per questo motivo c’è ormai chi pensa che Milano sia diventata una città invivibile. Soprattutto per il costo della vita ma poi vedremo anche per altro. Secondo Noemi Mariani, milanese doc: «Non posso pagare 1.000€ di affitto per un monolocale di 30mq e guadagnare 1.400€ al mese, quando poi vai a mangiare due gamberi crudi ne paghi 60 al ristorante. Non si può!»

Il ragionamento non fa una grinza, si direbbe, ma mi viene un’osservazione da fare. A torto o a ragione, questa generazione di trentenni non accetta il sacrificio. Non è detto che questo sia un male, intendiamoci, ma di fatto, in passato si stringevano i denti e si sapeva soffrire cercando di guadagnare meglio per cambiare tipo di vita. Oggi non si vede questa speranza di miglioramento e non si accetta di dover aspettare, sacrificare il proprio divertimento, per il lavoro, per spendere meno, per la casa. Se non posso neanche svagarmi come voglio, mangiare due gamberi crudi, preferisco andarmene.

I giovani si spostano nell’hinterland, nei centri di prima cintura

Allora succede che la gente si sposta nell’hinterland dove le case costano meno e, a cifre minori di Milano, le trovi anche di 100 o 130 mq. Dove vanno? Sempre secondo Fabiana Megliola si prediligono centri come Assago, Melegnano, Cologno Monzese, Vimodrone.

Comuni della prima cintura, oltre la periferia, dove magari arriva una linea della metro per cui si va e si viene da Milano in mezzora. Ma c’è chi si spinge anche oltre. Valentina Fiammingo, 41 anni, di Acireale (Catania) ha vinto un concorso Inail ed ha accettato una sede al nord ma non a Milano.

Gli affitti erano troppo alti per il suo stipendio e ha preferito la sede di Novara ma poi ha trovato casa a Vercelli, dove paga 340 € al mese per due locali. Marito e figlia sono rimasti ad Acireale, per adesso vivere tutti insieme non è possibile. Quando c’è di mezzo una famiglia e i figli bisogna accettare il sacrificio, altro che cene al ristorante!  Valentina fa la pendolare Vercelli-Novara e ogni 15 giorni Vercelli-Acireale.

Le agenzie di Immobili segnalano che c’è un forte flusso di acquisti e ricerca di affitti lungo la Torino-Milano. Grazie al treno superveloce si può vivere a Torino e lavorare a Milano, spendendo la metà. Torino è una bella città dove ancora il reddito pro capite è di 23.266€/l’anno il 27% in meno di Milano e anche meno di Roma.

Così accade che i milanesi che non ce la fanno si spostino verso il Piemonte per trovare casa. Specie chi può lavorare in smart working, almeno due giorni a settimana e deve viaggiare solo 4 giorni, conviene progettare un acquisto di casa a Torino, dove con 250mila € si trovano immobili in centro da 130mq, inimmaginabili a Milano.

Non si può vivere per lavorare, meglio cambiare vita

Lorenzo Lodigiani, 26 anni, astigiano, lavora nel settore informatico e ha vissuto a Milano fino al 2022. Pagava 1.200€ di affitto al mese, che divideva con la compagna. Non era solo il costo della vita che gli impediva di uscire spesso con gli amici e programmare vacanze.

La vita a Milano lo disumanizzava. Lo assorbiva così tanto che perdeva contatto con gli amici, con la sua compagna, con le piccole cose quotidiane che danno un senso alla vita. Non si può vivere per lavorare! “Dovevo dare priorità al mio benessere mentale!” ha pensato e d’accordo con la compagna e con i suoi soci, ha cambiato casa e ora vive a Torino.

La sede della sua società resta a Milano e così il suo socio. Il lavoro si svolge in smart working. Ogni tanto ci si riunisce. Quando ha postato il suo sfogo sui social: “Me ne vado da Milano” lo hanno letto un milione di persone! In 10.000 hanno postato una reazione e in 1.000 hanno espresso un commento, per lo più di condivisione. Perché tutto questo? “Perché il mio sfogo è stato sincero” ha aggiunto Lorenzo.

Spesso non vorresti lasciare il posto in cui hai scelto di vivere ma non puoi sacrificare la tua vita e quella di chi ti sta vicini, per smania di guadagno. Meglio vivere bene che guadagnare tanto.