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Lazio da record: 37 mila bambini in povertà

I dati del terzo rapporto sulla Povertà realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio

Roma: più di 30mila bambini in povertà, record regionale di disoccupazione giovanile, Neet in crescita (Not -engaged- in Education, Employment or Training: persone che non studiano né lavorano), sempre più nonni e sempre meno giovani, circa 70mila famiglie (il 6%) con difficoltà economiche. Questo è quanto si evince dal terzo rapporto sulla Povertà realizzato dalla comunità di Sant’Egidio e trasmesso poi all’assessorato al Sostegno Sociale e alla Sussidiarietà di Roma Capitale.
“Si tratta di un’analisi non solo quantitativa ma qualitativa delle tendenze del disagio, del cambiamento. Lo scopo è provare a trovare una soluzione individuando i primi sintomi del problema” – dichiarano da Sant’Egidio.

I BAMBINI – 30mila bambini poveri a Roma, che soffrono di “indigenza alimentare”; 37mila nel Lazio (l’8,70%), che si colloca dopo Campania, Sicilia e Lombardia. La crisi, e la povertà, portano il soggetto a risparmiare sul cibo e sulle cure mediche. Per questo, nel 2013 gli enti di volontariato hanno consegnato 8milioni di farmaci in Italia, a fronte dei 2milioni del 2007.
Sempre per quanto riguarda i bambini, il rapporto evidenzia che nella Capitale vivono 910mila minori, che però non possono contare su reti di supporto per le famiglie, come la carenza totale di posti negli asili nido: “Secondo i dati dell’Agenzia per la qualità di Roma Capitale – dichiarano da Sant’Egidio – 1 famiglia su 3 che ne fa richiesta viene esclusa. La domanda non può essere elusa, anche tenendo presente nel Lazio una donna su due (48%) ha un impiego lavorativo, valore superiore di 10 volte alla media nazionale”. Inoltre, le famiglie non possono più contare nemmeno sulle reti parentali, che, per anni, hanno rappresentato la prima risorsa delle famiglie italiane.

Sant’Egidio, poi, ricorda anche la presenza dei minori rom, chiedendo che sia favorito un progetto a livello nazionale per la loro integrazione, a partire dalla scuola. Secondo il rapporto, inoltre, circa 1/5 dei rom presenti a Roma sono italiani a tutti gli effetti.

I PASTI – Sempre più persone (dalle 16 alle 20mila, a fronte delle 13-15mila degli anni passati) si rivolgono alle mense convenzionate del Comune di Roma. Tra queste, sempre più italiani colpiti dalla crisi.

GLI ANZIANI – Sempre più anziani continuano a lavorare: l’8% di loro, nel periodo 2004-2010 ha continuato ad avere un’occupazione. Risultato: la forza lavoro degli over 65, nel Lazio, ha raggiunto il 44,95%.
Non solo. Secondo Sant’Egidio, “gli anziani, in un periodo di forte crisi, hanno rappresentato un formidabile sostegno al sistema Paese”, dato che “le risorse degli anziani sostengono le famiglie e soprattutto i giovani”.
“Nonni come paracadute – evidenzia il rapporto – sempre più anziani garantiscono la continuità dei servizi di volontariato nelle 9 mense della Capitale e la loro presenza, nei quartieri o nei piccoli centri della provincia, rappresenta anche un argine all’abbandono ed al degrado. Superare i pregiudizi e scoprire l’apporto degli anziani alla costruzione sociale, anche nei termini di produttori di valori per i giovani, non è solo umanamente fondato ma anche socialmente sensato”.

LA DISOCCUPAZIONE – La disoccupazione colpisce tutti, i giovani, ma anche gli over 45. Roma, stando ai dati del rapporto, detiene il record di giovani disoccupati; nel Lazio, il 40 % dei giovani è senza occupazione. Gli over 45 disoccupati, invece, sono circa 50mila. Il Lazio, nel primo trimestre del 2013 si collocava al 4 posto tra le Regioni con un maggior numero di disoccupati (251mila a giugno, dati Istat).
Dato, questo, che alimenta il desiderio di abbandonare l’Italia, ma soprattutto Roma: il 67% dei giovani tra i 18 e i 30 anni vorrebbe andarsene.

È l’imprenditoria, comunque, a soffrire di più: dall’inizio dello scorso anno, in Italia hanno cessato la loro attività circa 21mila imprese; nel Lazio, si sono registrate 963 chiusure, con un saldo negativo tra iscrizioni e cancellazioni, di 635 aziende.

AFFITTI E SFRATTI – Il Lazio è la Regione con gli affitti più alti d’Italia, “con un prezzo medio di affitto al mese pari a 1276 euro, circa il 9,7% in più rispetto a giugno, ma meno del 4% rispetto a dicembre” – sottolinea il rapporto. Nel 2013, a Roma, si sono registrate circa 7.800 sentenze di sfratto; più di 1.000 sfratti sono stati eseguiti al 31 settembre 2013.
Non solo. In tutta Italia, anche stando ai dati del ministero dell’Interno riferiti al 2012, delle 68mila sentenze di sfratto emesse, 61mila sono per morosità incolpevole. Dato che è aumentato nel 2013: a Roma, l’80% degli sfratti avviene perché non si può pagare la casa.

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