La Metro C cambia passo: cosa sta succedendo davvero sulla terza linea di Roma
Tra nuove stazioni, treni in arrivo e lavori in corso, la linea C della metropolitana si prepara a diventare sempre più centrale nella mobilità romana

Vagone della Metro C
Negli ultimi mesi, la Metro C è tornata sotto i riflettori, i motivi sono molteplici: ci sono I cantieri in via di conclusione, i nuovi treni in arrivo, i lavori di manutenzione, gli interventi infrastrutturali e progetti ambiziosi per il futuro.
Le informazioni, però, spesso arrivano in modo frammentato e difficile da seguire, specialmente per chi è un semplice curioso e non un addetto ai lavori, per questo abbiamo deciso di mettere ordine e offrire una panoramica chiara, semplice e aggiornata su tutto quello che sta succedendo.
Un punto di partenza utile per capire a che punto siamo e cosa possiamo realisticamente aspettarci nei prossimi mesi.
Le nuove stazioni: Colosseo e Porta Metronia sono quasi pronte
Una delle novità più evidenti è l’apertura imminente di due nuove fermate: Colosseo, con l’interconnessione con la Metro B, e Porta Metronia.
Secondo le immagini pubblicate da Roma Metropolitane, entrambe le stazioni appaiono in fase molto avanzata: pavimenti e pareti completati, segnaletica in allestimento, ascensori e scale mobili già installati, non siamo ancora al taglio del nastro, ma la fase conclusiva è iniziata.
In più Atac ha affidato alla società Politecnica Srl il collaudo degli impianti di stazione (ascensori e scale mobili), passaggio fondamentale prima della certificazione definitiva e dell’apertura al pubblico.
C’è anche un elemento culturale: all’interno della stazione Porta Metronia è previsto un piccolo museo che ospiterà i resti della cosiddetta Domus del Comandante, scoperta durante gli scavi, ma sembra improbabile che questo spazio espositivo venga inaugurato prima dell’attivazione della stazione.
A Pantano si ripristina lo scambio: perché è importante
Spostiamoci all’altro capo della linea, nel capolinea di Pantano, dove si interviene su un punto strategico della rete.
Nel 2022 si era verificato un deragliamento dovuto a un malfunzionamento di uno scambio ferroviario e da allora, il cosiddetto sistema di inversione dei treni, tecnicamente noto come “croce d’inversione”, non era più pienamente utilizzabile.
Ora è stata affidata alla società giapponese Hitachi la responsabilità di ripristinare e aggiornare gli impianti: in particolare, si interverrà sugli “enti di piazzale”, ossia i dispositivi che controllano gli scambi dei binari e permettono ai treni di cambiare direzione in sicurezza.
Si tratta di un passaggio tecnico ma fondamentale per migliorare la gestione del traffico in testa alla linea, con effetti positivi anche sulla frequenza, un tasto ancora dolente per chi usa la linea verde.
La manutenzione torna in casa
Un’altra novità riguarda la manutenzione del sistema di circolazione della linea. Atac, nel suo nuovo piano industriale, ha deciso di riportare in house queste attività.
Cosa significa? In passato, molte operazioni erano affidate a ditte esterne, ora, invece, Atac riorganizzerà le proprie risorse interne: tecnici attualmente impiegati nel trasporto di superficie verranno formati e spostati sulla metropolitana.
Un cambiamento che ha due obiettivi: risparmiare sui costi esterni e avere un maggior controllo diretto su un’infrastruttura sempre più complessa e tecnologica.
I treni: parte la revisione generale, arrivano nuove vetture
Anche i treni si preparano a cambiare volto. Dal 2025 al 2029, i 13 convogli attualmente in servizio sulla linea, gli MCV00, in funzione dal 2014, saranno sottoposti a una revisione generale. L’intervento, del valore di circa 30 milioni di euro, è affidato a due aziende: CAF, già responsabile della manutenzione ordinaria, e Knorr-Bremse, specializzata negli impianti frenanti.
Ma non è tutto. Dopo anni di stallo burocratico ed economico, è finalmente stato sbloccato il progetto dei nuovi treni di seconda generazione: ne arriveranno 17, che andranno ad affiancare e rinforzare la flotta esistente.
Frequenze in aumento con l’apertura di Colosseo
Proprio l’apertura della stazione Colosseo sarà il punto di svolta per migliorare anche i tempi di attesa. Il nuovo programma di esercizio, contenuto nel contratto di servizio tra Atac e Roma Capitale, prevede che i treni della Metro C passino ogni 8 minuti nelle ore di punta.
Un netto miglioramento, ma ancora non sufficiente, rispetto alla situazione attuale, con tempi di attesa spesso superiori ai 10 minuti.
Uno sguardo al futuro: la tratta Clodio–Farnesina
Chiudiamo con il futuro. A fine marzo sono iniziati i sondaggi preliminari per la realizzazione della tratta T1 della linea C, quella che collegherà Clodio/Mazzini alla Farnesina, passando per l’Auditorium Parco della Musica.
È una delle parti più attese e delicate dell’intero progetto, perché attraverserà aree centrali e sensibili della città, anche dal punto di vista archeologico.
L’avvio vero e proprio dei cantieri è previsto per il 2026, ma le indagini archeologiche in corso stanno rispettando il cronoprogramma, e questo lascia ben sperare.
Per seguire da vicino l’evoluzione di questo e di altri progetti e scoprire il dietro le quinte del trasporto pubblico romano, visita Odissea Quotidiana, il blog che racconta ogni giorno ciò che succede su rotaie e non solo.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana