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Italia tra i Paesi più inquinati d’Europa: tante le città da bollino nero

Ogni anno oltre 1200 minori sono vittime dell’inquinamento accumulato negli stati membri e in Islanda, Svizzera, Norvegia e Turchia

Inquinamento, fabbriche

Inquinamento, fabbriche

L’Agenzia europea per l’ambiente ha reso pubblici i nuovi dati relativi all’inquinamento dell’aria nel continente europeo. L’Italia, nel nuovo report stilato, risulta uno dei Paesi più inquinati a livello europeo e con la maggior presenza di polveri sottili e sostanze cancerogene nei celi delle nostre città.

La situazione europea

Il documento emanato dall’Agenzia europea per l’ambiente, l’Europe’s air quality status 2023, ha rivelato lo stato dell’arte dei paesi dell’Ue per quel che concerne i livelli di inquinamento atmosferico. Il dato emerso è tutt’altro che rassicurante visto che, come spiega il report, il mancato rispetto degli standard di qualità dell’aria sia prassi comuni nei Paesi dell’Unione.

La presenza di polveri sottili supera, e di non poco, la soglia di tollerabilità raccomandata dall’OMS nonostante negli ultimi anni siano state ridotte le emissioni. In particolare – sottolinea il documento – nel 2021 ben 97 cittadini europei su 100 hanno inalato quantità di polveri sottili Pm2.5 maggiori rispetto al livello di guardia fissato dall’OMS. Per i Pm10, invece, si parla del 76% della popolazione. L’ozono e l’No2, infine, rispettivamente il 94% e il 90%.

Italia fanalino di coda

Se la situazione in Unione europea è tutt’altro che rosea, in Italia lo è ancora meno. Nel documento si legge infatti che “l’Europa centro-orientale e l’Italia hanno registrato le più alte concentrazioni di particolato“. Questo – così prosegue – “è dovuto principalmente a causa della combustione di carburanti solidi per il riscaldamento domestico e del loro utilizzo nell’industria“. Spicca, tra tutte, la Pianura padana come area con i più elevati livelli di particolato (Pm10 e Pm2.5).

Per quel che riguarda le città dello stivale, la classifica non sorride. Cremona, infatti, rientra nel novero delle città europee con le maggiori concentrazioni di particolato nell’aria piazzandosi al 372esimo posto. Male anche Padova (367esima), Bergamo, Piacenza, Brescia e Venezia concentrate tutte tra la posizione 359-356. Prendendo in considerazione le metropoli vediamo che Milano occupa la posizione 349, Roma la 257 e Napoli la 241.

La prima posizione ritenuta accettabile, invece, spetta a Genova che si piazza al 158esimo posto mentre, in Italia, i dati migliori li annovera Sassari che si staglia al 16esimo posto. Bene anche Livorno, poco distante, al 33esimo posto.

1200 minori ogni anno vittime dell’inquinamento in Ue

La situazione è allarmante anche dal lato sanitario, con l’agenzia che riferisce anche il dato relativo alle morti giovanili. Ogni anno oltre 1200 ragazzi che non hanno raggiunto ancora la maggiore età sono vittime dell’inquinamento.

Le polveri raccolte nei 27 paesi dell’Ue più quelle relative all’Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia provocano vittime annualmente. Per queste ragioni l’Agenzia esorta gli stati membri a intervenire drasticamente su questo fenomeno, investendo su sistemi di protezioni per bambini e giovani con la creazione di “zone di aria pulita” nei paraggi delle scuole.