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Guerra di Gaza, se perfino la Lega Araba zittisce i pro-Pal…

L’organizzazione islamica condanna il 7 ottobre e chiede che Hamas lasci armi e potere e liberi gli ostaggi per arrivare a uno Stato della Palestina: una lezione ai pacifinti veri antisemiti occidentali

Guerra Israele-Hamas, Guerra di Gaza

Guerra tra Israele e Hamas (© Palestinian News & Information Agency (Wafa) - APAimages / Wikimedia Commons)

Sulla guerra di Gaza si è registrata la presa di posizione ufficiale della Lega Araba. Che è stata sorprendentemente equilibrata, considerando che molti suoi membri nemmeno riconoscono Israele. E, per eterogenesi dei fini, ha impartito una bella lezione agli invasati occidentali pro-Pal.

Guerra Israele-Hamas, Guerra di Gaza
Guerra tra Israele e Hamas (© Palestinian News & Information Agency (Wafa) – APAimages / Wikimedia Commons)

La Lega Araba e la guerra di Gaza

Come riporta l’Huffington Post, l’organizzazione musulmana ha dunque sottoscritto sotto l’egida dell’Onu, insieme all’intera Ue e altri 17 Paesi, la cosiddetta “Dichiarazione di New York”. Il testo, pubblicato integralmente da The Times of Israel, è incentrato sulla «implementazione della soluzione a due Stati», benché siano i Palestinesi ad averla più volte rifiutata. Comunque è un progetto più sensato dell’ipocrita riconoscimento, da parte di certi leaderini, di una Nazione senza confini, popolo o dirigenti che non siano terroristi.

Sede della Lega Araba a Il Cairo, Egitto
Sede della Lega Araba a Il Cairo, in Egitto (immagine dalla pagina Facebook della League of Arab States)

Guardacaso, il documento siglato nella Grande Mela chiede che Hamas rinunci al dominio sulla Striscia e consegni le proprie armi all’ANP, oltre a rilasciare gli ostaggi israeliani. Ma, soprattutto, condanna per la prima volta il vergognoso massacro del 7 ottobre 2023 (pur facendo altrettanto con la sacrosanta reazione di Tel Aviv).

Hamas disprezza la vita umana

Peraltro, curiosamente, in quegli stessi giorni l’Adnkronos notava qualcosa di estremamente interessante sul sito dell’Ufficio delle Nazioni Unite per i Servizi e i Progetti (UNOPS). Il quale certificava che solo un decimo degli aiuti umanitari destinati ai Gazawi viene effettivamente consegnato. Il resto viene «intercettato» da persone affamate, ma soprattutto dai miliziani islamisti che poi scelgono se, come e a chi distribuire il tutto, e a quale prezzo.

Numeri degli aiuti intercettati durante la guerra di Gaza
Numeri degli aiuti intercettati durante la guerra di Gaza (immagine dalla pagina Facebook di AdnKronos)

Non che sia una grande sorpresa, visto il generale disprezzo della vita umana che caratterizza gli unici veri responsabili della guerra di Gaza. Che nascondono i propri adepti dentro o accanto a scuole e ospedali, usano i loro stessi cittadini come scudi umani, e considerano le vittime civili «sacrifici necessari». Non ditelo, però, ai pacifinti veri antisemiti che, ormai da quasi due anni, infestano periodicamente le nostre piazze.