Green, nel 2027 arriva la stangata Ue su bollette e carburanti
L’ETS-2 è il sistema di scambio di quote di emissioni nei settori degli edifici, dei trasporti e dell’energia: di fatto è un’euro-tassa climatica che colpirà case, auto, e non solo

Europa (al) verde (© Europeanfiles.eu)
A quanto pare, eravamo stati decisamente ottimisti nell’azzardare che l’Europa stesse finalmente aprendo gli occhi riguardo alle follie green. O meglio, si comincia (forse) a farlo a livello dei vertici dei Paesi membri, laddove i mandarini di Bruxelles perseverano a nicchiare. A ennesima conferma che, se la Storia marcia spedita in una direzione, l’Unione Euro-sovietica si pregia di andare contromano.

Nel 2027 l’euro-stangata green
L’attuale punctum dolens è il cosiddetto sistema per lo scambio di quote di emissioni per i settori degli edifici, del trasporto stradale, e vari tipi di industrie. Si scrive ETS-2, si legge nuova euro-tassa green che entrerà in vigore nel 2027 obbligando i produttori di carburanti ed energia ad acquistare dei “certificati CO2” (sic!). I cui costi, ça va sans dire, ricadranno sui consumatori, che vedranno impennarsi i prezzi della benzina, dell’elettricità e del riscaldamento.

Come riporta il blog austriaco TKP, una famiglia media che vive in una villetta a schiera pagherà 435 euro in più all’anno. Che potranno salire fino a 670 euro per chi abita in una casa unifamiliare.

Più avanti, ha spiegato l’ex eurodeputato olandese Rob Roos ai connazionali di De Andere Krant, saranno colpiti «cibo come latticini e carne, abbigliamento e voli aerei». Con lo spettro dell’estensione ai cittadini di un «bilancio carbonico» finalizzato a limitare la produzione individuale di biossido di carbonio.

Va da sé che questi salassi non produrranno alcun effetto sul clima che, come predicano nel deserto luminari quali Antonino Zichichi, se ne infischia altamente dell’attività dell’uomo. D’altronde, l’ideologica genuflessione ai deliri dell’affermazionismo ambientalista non manderà certo in bolletta (è il caso di dirlo) qualcuno come Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. E allora va tutto bene, madama la Marchesa… del Grillo.




